Alessandra Molinari, fisioterapista, mamma e allenatrice meranese di origini calabresi. Lavora all’ospedale nel reparto di riabilitazione dell’età evolutiva, occupandosi di un progetto che le sta molto a cuore con i bambini neonati. Nel tempo libero ama fare sport all’aria aperta, godendosi i paesaggi che la circondano e allena una squadra di piccole atlete di ginnastica artistica.
Il tratto principale del mio carattere.
Vedo sempre il lato positivo delle cose.
La cosa che più mi piace di me.
L’autoironia.
Il mio principale difetto.
Mi preoccupo troppo di ciò che pensa la gente.
L’incontro che mi ha cambiato la vita.
L’incontro con lo scoutismo con cui ho vissuto mille avventure e momenti unici, e grazie al quale ho imparato il vero valore dell’amicizia e dell’accoglienza.
La mia gioia più grande.
Sono tre: i miei bambini.
Da bambina sognavo di diventare…
Parrucchiera.
Non sopporto…
La pigrizia e l’indifferenza delle persone.
La qualità preferita in un uomo.
La simpatia: deve farmi sorridere e divertire in ogni momento.
… e in una donna.
La tenacia e la coerenza.
La mia paura maggiore.
Veder soffrire i miei figli.
Il giocattolo da me più amato.
Un orso di peluche, che si chiamava Bobby.
Il mio cantante preferito.
Sono una fan sfegatata di Vasco Rossi.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…
In questo periodo sto sopravvivendo alla Dad con i miei figli, diventando quasi un tecnico informatico (quasi!).
Dove mi vedo tra dieci anni.
In giro…
Il paese dove vorrei vivere.
In Italia, è un paese stupendo.
La persona che ammiro di più.
Mio padre.
Il mio piatto preferito.
Linguine allo scoglio.
Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Un viaggio con le amiche.
Il mio primo ricordo.
A casa dei miei nonni materni in Calabria.
Il mio più grande rimpianto.
Aver viaggiato troppo poco, ma magari lo farò in futuro in sella a una moto.
Nel mio frigo non manca mai…
La birra.
L’ultima volta che ho perso la calma.
Quando la Juve è uscita dalla Champions.
Un sogno nel cassetto.
Creare un centro di fisioterapia per bambini con patologie invalidanti immerso nella natura, con animali, piscine e parchi giochi.
L’errore che non rifarei.
Penso che dagli errori s’impari, quindi rifarei tutto.
Il dono di natura che vorrei avere.
Essere ordinata.
Autrice: Chiara Caobelli