Vivere, ridere e amare

QuiIntervista | 23/1/2025

Qui Intervista a Johanna Brunner, pusterese DOC, che ha studiato Lavoro Sociale, Filosofia e Teologia a Benediktbeuern, in Baviera. Per nove anni ha diretto il collegio femminile delle Orsoline di Brunico e dal 2017 è direttrice dell’Ufficio Famiglia della Diocesi di Bolzano-Bressanone. È impegnata nella promozione di un linguaggio inclusivo e ha contribuito all’istituzione del gruppo di lavoro “Fede e omosessualità”, volto a favorire l’inclusione e il dialogo all’interno della diocesi.

La cosa di me che mi piace di più.

La mia voglia di vivere.

Il mio principale difetto.

L’autocritica.

Il mio momento più felice.

La nascita dei miei figli.

La mia occupazione preferita.

Far “niente”.

Il luogo dove vorrei vivere.

Su un maso di montagna.

Il mio piatto preferito.

Parmigiana, panzanella.

Non sopporto…

Scortesia e grettezza.

Per un giorno vorrei essere…

Il papa (come donna, ovviamente!).

Se fossi un animale sarei…

Un gatto, semplicemente perché loro possono essere così meravigliosamente pigri e rilassati.

Sono stata orgogliosa di me stessa quella volta che… 

Sono andata in bici da casa mia fino a Vienna.

Tre aggettivi per definirmi.

Testarda, empatica, a volte imprevedibile.

La prima cosa che faccio al mattino.

Orientarmi… 

Il mio film preferito

“I ponti di Madison County” con Meryl Streep e Clint Eastwood.

Il mio ultimo acquisto.

Un maglione di lana coccoloso.

Cosa apprezzo di più del luogo in cui vivo?

La natura proprio davanti alla porta di casa e il fatto che il sole, d’inverno, mi raggiunge sul divano.  

Amo il mio lavoro perché…

Perché lavoro con le persone.

L’errore che non rifarei.

Rinunciare alla buona musica, in occasione del mio matrimonio. 

La persona che ammiro di più.

Ammiro le persone disposte a mettere in gioco la propria vita per altri o per le proprie convinzioni.

L’ultima volta che ho pianto.

Oggi, quando una conoscente mi ha raccontato dell’improvvisa morte di sua mamma.

Il mio motto.

Vivere, ridere, amare. 

Il mio primo ricordo.

“Cucinare” canederli di fango (Matschknödel) da bambina.

Autore: Marco Valente

Rubriche

Editoriale

Senza confini

Sono ormai più di 7 anni che sul nostro giornale trovate uno spazio di riflessione che cerca di a...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Nulla è scontato. E la forza sta nelle differenze

Quando si esce dalla stazione centrale di Vienna, la prima piazza che si attraversa è dedicata al...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Un autunno con pochi, ma sugosi, intingoli

Un po’ come nel mondo della ristorazione, che tra fine ottobre e i mercatini di Natale se ne va i...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

Il vescovo che sfidò i conti del Tirolo

Uno dei personaggi più importanti – e nello stesso tempo più dimenticati – della nostra storia re...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia, arte e architettura

Friedrich Wasmann: un pittore amburghese a Merano 

Qualche anno prima che Merano diventasse città di cura e si dotasse di tutte le strutture necessa...

Mostra altri
Tra storia, arte e architettura
#qui_foodstories

La torta di mele

INGREDIENTI 4 mele Golden 250 gr di farina 00 250 gr di burro semi fuso  150 gr di zucchero&...

Mostra altri
#qui_foodstories
Balconorto

Giornate europee dei Cortinari 2025

Dal 19 al 25 ottobre si è svolto in Spagna a Jaca, a 818 m s.l.m., capoluogo della comarca di La ...

Mostra altri
Balconorto
Scorci del capoluogo

La strada di Oltrisarco dedicata alla memoria di Francesc...

Nel quartiere Oltrisarco, da via Roma si raggiunge, a sinistra della ferrovia, una via minore, de...

Mostra altri
Scorci del capoluogo