Il papà… del Nephenta

QuiIntervista | 18/4/2024

Da sempre appassionato di musica, pur lavorando in altri ambiti, Stefano Trebbi non ha mai smesso di aggiornarsi e pensare alla creazione di un qualcosa che potesse essere di soddisfazione per lui e avvincente per centinaia di giovani che, negli anni Ottanta a Merano, non avevano grandi occasioni di incontro e divertimento. Nel settembre del 1989 con altri due soci Rudy Favretto e Giuliano Gennari (ex proprietari della discoteca Marquee di Bolzano) danno vita al Nephenta e trovano nel piano interrato del
Grand Hotel Bristol di Merano il luogo giusto. Per dare al loro progetto spessore e risonanza invitano numerosi Dj professionisti provenienti dalla riviera romagnola all’epoca il top della discomusic e della movida.

La cosa che mi piace di me.
La determinazione sul lavoro.

Il mio principale difetto.
Lavorare troppo.

Il mio momento più felice.
Il giorno in cui mi sono diplomato.

La persona che ammiro di più.
Mio padre (e mia madre!).

Un libro sull’isola deserta.
“La Mucca Viola” di Seth Godin.

La mia occupazione preferita.
Il mio lavoro.

Il paese dove vorrei vivere.
In Alto Adige.

Il mio piatto preferito.
Spiegeleier.

Non sopporto…
L’arroganza.

Per un giorno vorrei essere…
Come già sono.

La mia paura maggiore.
La malattia.

Nel mio frigo non manca mai…
La marmellata di albicocche.

Se fossi un animale sarei.
Un labrador.

Mi sono sentito orgoglioso quando…
Ho finito la maratona di New York.

Il mio motto.
Non si vince sempre, l’importante però è provarci!

Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Fare un mese di ferie.

Il giocattolo che ho amato di più.
Il trenino elettrico della Lima.

Il mio pittore preferito.
Paolo Quaresima.

Il dono di natura che vorrei avere.
Eccellere in uno sport.

Dico bugie solo…
Ma veramente le dico?

Dove mi vedo fra dieci anni.
Dove sono adesso, con la stessa carica.

Il colore che preferisco.
Il blu.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Non lo ricordo.

Da bambino sognavo…
Una vita serena.

Autrice: Rosanna Pruccoli

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