Ad appena un anno dall’uscita del precedente romanzo, lo scrittore trentino Marco Niro (già noto per essere una metà del team narrativo Tersite Rossi), torna con un nuovo lavoro: bello, avvincente e inquietante quanto il libro che lo aveva preceduto.
Niro, regala ai suoi lettori un altro motivo di riflessione su come gli esseri umani stanno riducendo il mondo in cui abitano. Un mondo unico e bellissimo, tanto bello che non saranno certo i vari Elon Musk di turno e i loro complici politici a convincerci a lasciarlo in favore di un mondo immaginario, irreale, comunque troppo lontano per pensare di arrivarci facilmente.
Un mondo che ne “L’uomo che resta” (Les Flaneurs Edizioni 2025, 319 pag.) appare di sfuggita, perché in realtà le tre storie, tutte connesse tra loro, che compongono il romanzo si svolgono nel mondo che abitiamo, probabilmente a poco più di un centinaio di chilometri dalla nostra città (ma questa è una nostra illazione), un mondo che, sembra volerci ammonire Niro, stiamo trattando parecchio male.
Il mondo così come lo viviamo e conosciamo, non durerà in eterno, e questa non è una novità, ma nel libro di Marco Niro sembra destinato ad avere una scadenza davvero ravvicinata. L’autore ambienta una parte della storia all’indomani dell’era glaciale, una seconda parte, quella più preoccupante è da collocarsi ad appena una trentina d’anni più in là di quella in cui viviamo, e una terza in un futuro un po’ più lontano ma non troppo.
Se il lieto fine non è mai stato una caratteristica dei libri di Niro (sia in solitaria che come parte di Tersite Rossi), forse in questa nuova pubblicazione il finale sembra non essere così pessimista, ma probabilmente dipende da quali siano i personaggi con cui il lettore tende ad identificarsi.
Oltre alla felicità della scrittura, va segnalata la consueta meticolosità dell’autore nel documentarsi su tutti gli argomenti trattati, riuscendo a risultare sempre plausibile – ma mai pedante – anche in una storia di fantasia.
L’autore sarà a Bolzano il prossimo 8 maggio alle 18, per presentare il romanzo presso la biblioteca Ortles, in piazza Anne Frank.
Autore: Paolo Crazy Carnevale