È la prima campionessa olimpica che porta l’oro in Alto Adige per la disciplina danza sportiva. Martina Zambarda, 25 anni di Merano, è una ragazza speciale in tutti i sensi: ha partecipato agli Special Olympics World Winter Games di Torino, portando l’Italia al primo posto sul podio, davanti alla temuta Cina nella disciplina danza sportiva, specialità hip hop.
Gli Special Olympics World Winter Games rappresentano un evento internazionale sportivo nato negli anni Settanta, dedicato alle persone con disabilità intellettivo-relazionale. L’edizione di quest’anno è stata la prima in cui la danza sportiva ha potuto partecipare come disciplina di prova. Se confermata, la danza sportiva entrerà di diritto tra le discipline olimpiche degli Special Olympics Games che si tengono ogni quattro anni. L’evento si è tenuto al Palazzo delle Feste Bardonecchia, in provincia di Torino.
Paola Ianes, tecnica e allenatrice di Martina, e Nadia Bozza, titolare della scuola di danza Only Dance dove Martina si allena da moltissimi anni, parlano di lei come di una ragazza testarda, determinata e con la gioia della danza. Martina danza da quando aveva 4 anni e non ha mai smesso se non per qualche breve periodo. Ha frequentato corsi di danza jazz e danza hip hop come tutti gli altri bambini pur avendo qualche difficoltà, ma non è mai stata giudicata per questo e non ha avuto sconti, neanche per lo svolgimento di alcuni esercizi come gli addominali “che Martina ha sempre detestato” (Nadia ride, ndr). “Martina si è allenata costantemente e siamo arrivati agli Special senza troppo stress o ansia da prestazione”. Non si è trattato di ansia, ma solo di emozione per la prestazione, racconta Paola. La scuola di danza Only Dance di Merano ha sempre accolto la diversità come fatto normale, ma ad un certo punto si è sentita la necessità di un accompagnamento ulteriore per questi ragazzi speciali. Per questo motivo, Paola ha deciso di affrontare un percorso di formazione presso la Federazione italiana danza sportiva per lavorare con i ragazzi disabili non soltanto da un punto di vista motorio, ma anche psicologico e relazionale. Grazie a questa formazione è quindi nato il progetto Only Dance Ability, dedicato a tutti i bambini con diverse disabilità che vogliono ballare, divertirsi, relazionarsi.
“Lo sport mi ha insegnato che ci sono delle regole da rispettare, come nel lavoro: faccio la cameriera in un ristorante e la disciplina della danza mi ha insegnato molto. Ma la danza per me è soprattutto gioia e divertimento”
L’intervista all’allenatrice
Paola Ianes, vi aspettavate la chiamata di Martina agli Special Olympics World Winter Games?
Martina aveva già vinto due edizioni nazionali degli Special Games; nel caso degli Special Games mondiali la commissione esaminatrice valuta non soltanto le performance sportive, ma anche quelle di vita. I ragazzi vengono selezionati anche in base alla loro capacità di essere autonomi. Gli atleti devono allontanarsi da casa per diversi giorni, vivere a stretto contatto con gli allenatori e gli altri ragazzi della squadra. Non per tutti è facile affrontare questo tipo di prova. La squadra di Martina era formata da 9 ragazzi e tre tecnici.
L’intervista all’atleta
Martina, cosa hai pensato quando ti hanno chiamato sul palco ad esibirti?
Avevo molta paura. Poi ho ballato e mi sono divertita come sempre.
Quali erano le sportive che hai temuto di più?
Le danzatrici cinesi erano molto forti, ballavano davvero bene.
Che pezzo hai scelto per la tua performance?
Boogie Wonderland.
Cosa hai fatto quando ti hanno chiamata sul podio?
Ero felice, ho cominciato a saltare e ho abbracciato le mie avversarie. Poi ho cominciato a piangere perché non volevo tornare a casa. Dopo il mio rientro ho ricevuto tanti messaggi di affetto e la visita dei miei amici.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Continuare a ballare.
Dove ti vedremo prossimamente?
Parteciperò al saggio della Only Dance il 5 giugno al Kursaal di Merano.
Cosa ti ha insegnato lo sport?
Che ci sono delle regole da rispettare nella vita, come nel lavoro. Io faccio la cameriera in un ristorante e la disciplina della danza mi ha insegnato molto. Ma la danza per me è soprattutto gioia e divertimento.
Autrice: Greta Curti