Sempre più violenza sulle donne 

Attualità | 7/9/2023

La cronaca nera locale riporta fin troppo spesso notizie agghiaccianti che fanno sprofondare anche il nostro Alto Adige dalla visione dei gerani curati alle finestre a quel putrido baratro che vede le donne vittime privilegiate della violenza. Dai dati dei carabinieri il quadro che emerge non aiuta certo a dormire sonni tranquilli, neanche per la coscienza collettiva: le denunce per violenza sono infatti aumentate, e l’86% delle vittime sono donne. 

L’arma dei Carabinieri è molto sensibile al tema della violenza di genere e agisce, ogni giorno, con diverse iniziative, anche sociali, per cercare di contrastare qualsiasi forma di comportamento violento e deviante, sia fisico che psicologico. 

Le tante iniziative – che hanno coinvolto i media tradizionali, il web e i social – hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a denunciare con fiducia ai Carabinieri. Non è giusto infatti subire violenze o privazioni della propria dignità neppure all’interno delle mura domestiche e quando l’autore di tali gesti è un congiunto. È per questo che l’Arma punta a far diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime a muovere il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.

UNA STANZA PER TROVARE CORAGGIO

La risposta determinata al fenomeno ha visto la formazione di militari specializzati, che possono fornire un aiuto immediato alla popolazione, nonché la presenza delle sale “rosa” per l’audizione protetta realizzate a Merano, Laives e Brunico, grazie anche alla collaborazione di Comuni e associazioni private senza scopo di lucro, Club Soroptimis in primis. 

Sono delle stanze denominate “tutte per sé”, dove le vittime dei reati più delicati, che riguardano le fasce deboli della popolazione, possono denunciare nel massimo della riservatezza, senza pressioni e nella migliore condizione possibile. “Perché noi siamo lì per loro, per ascoltarle, comprenderle e aiutarle”, ricordano i militari dell’Arma,

Una “stanza tutta per sé” consiste nell’allestimento, all’interno di caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza, in grado di consentire, ogni giorno, di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi.

PARTIRE DAI BAMBINI PER UN FUTURO MIGLIORE

La sfida dell’Arma comincia da lontano, tra i banchi delle scuole, e si inserisce nelle numerose attività che vengono svolte cercando di diffondere la cultura della legalità, parlando con i ragazzi.

A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata sulla base di ufficiali di polizia giudiziaria – marescialli e brigadieri – inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative con specifici corsi.

Nell’ambito di questa iniziativa si inserisce il pool, realizzato in collaborazione con la Procura della Repubblica di Bolzano, che agisce per tutelare le fasce deboli e che coinvolge direttamente personale dell’Arma dei Carabinieri, formato e specializzato, per fornire al meglio il proprio contributo e aiuto, sia alla popolazione che ai magistrati.

Sul sito www.carabinieri.it, inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica al “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su temi quali: atti persecutori, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale e altro. Nell’area tematica è possibile trovare anche il “violenzametro” un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto analisi criminologiche del Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche (Ra.C.I.S.), per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto, in base al livello di violenza riscontrata.  Si ricordano inoltre l’importanza del numero di pubblica utilità 1522, Help line per la violenza e lo stalking, e la presenza dei Centri Antiviolenza, presenti su tutto il territorio nazionale.

SONO REATI IN COSTANTE AUMENTO

L’attività operativa nella provincia di Bolzano, da gennaio 2023, diretta a tutelare le fasce più deboli della popolazione, ha permesso ai militari di identificare circa il 95% delle persone denunciate. Purtroppo, le vittime sono per la maggior parte donne, circa l’86%, e di nazionalità straniera, circa il 67%. è alta in ogni caso anche la percentuale delle vittime di nazionalità italiana, riconducibili al Codice rosso, che sono state il 33% del totale.

L’attività repressiva ha visto i carabinieri procedere, in circa il 50% dei casi, per maltrattamenti in famiglia, ma anche per violenza sessuale (9% circa del totale) e per atti persecutori (20% del totale).

L’impegno quotidiano degli uomini e delle donne dell’Arma è innanzitutto finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi” e qualsiasi forma di violenza contro le fasce deboli della popolazione, e tutti quegli altri reati, apparentemente meno gravi, che insidiano quotidianamente le donne. Un esempio è il fenomeno comunemente denominato stalking, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori”, nonché i casi di maltrattamenti in famiglia e percosse, con vittima donna.

Autore: Luca Masiello

Rubriche

Editoriale

Alzheimer

Il 21 settembre si celebra la giornata mondiale dell’Alzheimer e a mio avviso è molto significati...

Mostra altri
Editoriale
La Città Digitale

L’importanza degli studi sull’etica digitale

Nelle ultime due puntate della nostra rubrica abbiamo parlato con il professor Marco Montali del ...

Mostra altri
La Città Digitale
Senza Confini

Un grazie al prete in miniera, con la valigia in mano

Il 23 settembre ricorrono i trent’anni della scomparsa di don Giorgio Cristofolini. Lo ricordiamo...

Mostra altri
Senza Confini
Monumenti da Riscoprire

La strada dedicata a Romano Guardini

Nel triangolo tra via Claudia Augusta, via Roma, viale Trento, vi è una via minore, via Romano Gu...

Mostra altri
Monumenti da Riscoprire
La Scena Musicale

L’uomo dietro i cursori: Fabrizio Dall’Oca

Il volto sornione contornato da una barba bionda e un sorriso nascosto da baffi e occhiali di Fab...

Mostra altri
La Scena Musicale
#qui_foodstories

Insalata di quinoa

INGREDIENTI 200 gr quinoa300 gr pomodori1 gambo sedano1 carota2 zucchine150 gr fagiolini lessati2...

Mostra altri
#qui_foodstories
La satira

Re Laurino

Nonostante fosse stata comunicata un’ipotetica limitazione dei generi musicali, Laurino, re dei n...

Mostra altri
La satira
Balconorto

Estranei #2

Vi propongo le parole di Alberto Luca Recchi, esploratore, scrittore e fotografo documentarista d...

Mostra altri
Balconorto