È un viaggio nel controverso universo della stimolazione e sovrastimolazione delle immagini da cui siamo quotidianamente tempestati e spesso disorientati, quello che incontriamo nelle opere di Max Brenner fra le pareti dell’Hotel Aurora.
Max Brenner è un giovane originario della Val Venosta, dal 2017 studia arti grafiche presso l’Università di Arti Applicate di Vienna ma ha già iniziato a farsi conoscere ed apprezzare in più di una mostra.
Con le sue opere riesce a trascinare il fruitore nel mondo virtuale e lo mette a confronto con i molteplici piani del poliedrico universo di immagini prodotti dai social ma anche dai nuovi mezzi tecnologici dell’intelligenza artificiale e aumentata. Brenner disegna infatti in modo figurativo, fotorealistico, e spesso mescola i suoi prodotti alla pittura astratta dando vita ad opere innovative e affascinanti. Brenner si occupa spesso di estraneazione, disorientamento, alienazione che a suo modo di vedere sono stati d’animo sia individuali che sociale e comunque assai frequenti oggi.
Questo sentire lo porta a creare scenari cupi e minacciosi, simili ad incubi e ad ambientazioni vicine alla fantascienza. Spesso vi convivono immagini rassicuranti come bambini felici sulle giostre o sullo scivolo e accanto mostri spaventosi e discrepanti. Nella serie che ha intitolato “Shift” Brenner affronta il disorientamento durante un viaggio in metropolitana. Nella mostra Pathways – the Carte Blanche #8 e visitabile all’Hotel Aurora sono esposte serigrafie e enormi matrici in legno inciso. Brenner crea disegni e serigrafie uniche di grande formato su tela. Con la stessa attenzione ai dettagli si dedica al processo di stampa. La serigrafia tessile esplora il potenziale di un disegno e gli dona raffinatezza e ricchezza di sfaccettature.
I MECENATI
Colti, curiosi, aperti al nuovo, sensibili al bello, come moderni mecenati, i membri della famiglia Aukenthaler -i genitori prima e i figli oggi- da moltissimi anni favoriscono lo sviluppo delle arti, contribuendo notevolmente a far conoscere numerosi artisti ad un pubblico locale ed internazionale, ospitando nell’Hotel in riva al Passirio, le loro opere e creando quelle occasioni di incontro con potenziali acquirenti.
Sono davvero numerosi gli artisti che hanno goduto del loro favore e patrocinio.
I figli, Melanie e Philipp, frequentatori assidui del mondo dell’arte contemporanea hanno deciso di sostenere gli artisti locali dando vita ad una vera e propria piattaforma per l’arte contemporanea costituita da due diverse opportunità espositive: una virtuale on-line e una reale negli spazi dell’Hotel Aurora.
La curatrice che hanno scelto è Eva von Ingram Harpf, classe 1987, laureata alla Bocconi con una tesi in Art Banking. L’evento che ha avuto luogo giovedì u.s. era la ottava edizione di Carte Blanche e, su invito, sono intervenuti numerosi curatori di mostre, galleristi, collezionisti e amanti dell’arte.
Autrice: Rosanna Pruccoli