La sua più grande passione è raccontare con la telecamera, e la sua produzione è prolifica: venerdì 28 ottobre alle ore 20.30 al Centro per la Cultura il documentarista Roberto Condotta presenta tre dei suoi lavori più recenti, tre profili di note persone che verranno illustrati nel corso di una serata dal titolo “Meranesi in vetrina”.
Tre personaggi, tre mestieri, tre artisti: le vite di tre meranesi sono state riprese dalle lenti di Roberto Condotta, che le ha tradotte in video. E venerdì sera all’evento organizzato in collaborazione con Mairania 857, i protagonisti e i loro estimatori potranno gustare il risultato sul grande schermo.
Si parte con “Stefano Andretta – la natura nei miei fotogrammi“. Stefano Andretta, meranese, oggi poliziotto in pensione, ha fatto del catturare con la sua macchina fotografica la bellezza della natura, la sua passione e “stile di vita”. I suoi magnifici scatti arrivano a fissare istanti che a noi “comuni mortali”, sono preclusi. La ricerca della luce giusta, dell’appostamento migliore, e dell’ora ideale attraverso lo studio del territorio, delle abitudini degli animali sono le sue uniche “armi”. È soprattutto grande amore per la natura, vista come madre ancestrale, che lo porta alla continua ricerca dello scatto “perfetto”.
Si passa poi alla musica con “Rolando Biscuola – note e cristalli“. Rolando Biscuola, meranese, vive da sempre per la musica. Ma oltre ad essere uno stimato e conosciuto chitarrista, è anche un appassionato cercatore di minerali. Si divide quindi tra la chitarra, lo studio e le pubblicazioni musicali, e la passione per la mineralogia che coltiva sin da bambino, e che lo porta a campagne di ricerca che spaziano soprattutto tra la Val di Vizze e la Valle dell’Adige, alla ricerca di nuovi esemplari per arricchire la sua vasta collezione.
Al termine ci sarà a “Jordi B. – quando la strada dà spettacolo“. Jordi Beltramo, giramondo per scelta; dal 2004 vive in pianta stabile a Merano. Per diventare “artista di strada” inizia a girare il mondo a 17 anni. Oggi è un artista con esperienza decennale in quest’arte e negli anni ha dato vita a diversi personaggi e performance – passando dalle statue viventi al mimo, al clown, al teatro, alla danza – riuscendo a esibirsi in mezza Europa. Il periodo di stop forzato dovuto alla pandemia lo ha portato a rivedere i suoi obiettivi, dopo essere stato privato da quello che lui ritiene essere il suo pane quotidiano: il contatto con il pubblico, il suo pubblico.