Meranese, pittrice assai nota, illustratrice di libri per case editrici nazionali e internazionali, creatrice di libri d’artista e di preziosi oggetti di carta, nel corso degli anni Elisabeth Oberrauch ha scelto di condividere l’esperienza artistica con altri artisti ma anche con dei musicisti. Ha poi inseguito il sogno di creare un atelier nel bosco dove gli artisti e i musicisti potessero soggiornare e lavorare insieme per una settimana intera.
Così a partire dall’estate 2006 Elisabeth Oberrauch è riuscita a realizzare questo suo sogno mettendo al servizio dell’arte la propria residenza di montagna, il giardino e il bosco di proprietà che la circonda. Qui infatti ha tenuto e tiene settimane di lavoro interdisciplinari. Sempre fedele a questo suo sogno condiviso con entusiasmo anche dal marito, “l’atelier nel bosco” ha già ospitato più di 100 artisti e musicisti. Mentre l’idilliaco bosco adiacente è andato arricchendosi delle installazioni che scaturiscono dal dialogo artistico e che spesso nascono dalla sostanza stessa della foresta fatta di alberi, pietre, terra e che con la natura di questo ambiente sono in dialogo. Land art dunque di ampio respiro e di grande spessore. L’edizione appena conclusasi ha dato vita ad un nuovo percorso nel bosco,visitabile con l’accompagnamento di Elisabeth Oberrauch tutti i giorni nella prima settimana di settembre dalle ore 16 alle 19.30. Nel nuovo percorso sono visibili le opere di Hubert Kostner dal titolo “Pittogramma per alberi privati”. L’artista di Castelrotto ha creato una decorazione in legno a spina di pesce che va a ricoprire l’albero impreziosendo la corteccia e sottolineandone l’altezza. Alois Steger dopo aver realizzato opere di Land art in Corea del Sud ma anche ad Arte Sella ha partecipato a questa interessante rassegna con il suo “Lomit” -prodotto da un enorme numero di quotidiani- con il quale si interroga sulla differenza fra la memoria storica dell’uomo a quella di una pietra che, capace di comunicare solo con chi sa ascoltare, sottolinea come il bosco si contrapponga alla civiltà, riesca a vivere anche senza l’uomo e sia lo spazio di miti e leggende.
Renate Habinger, artista austriaca della carta e di libri per bambini, propone quindi un’opera delicata, dal titolo “Calici di bosco”, una distesa di fiori a calice che trattengono la luce e giocano con l’ombra. Lo scultore di Lutago Paul Feichtermolto noto nell’abito della Land art per aver esposto in Giappone, Romania, Grermania, Austria, e Arte Sella propone la sua “Kubatura”, uno spazio attorno all’albero, una possibilità di creare uno spazio attorno all’alto fusto fatto di assi mobili che vanno a creare un cubo entro il quale entrare.
Infine c0è la stessa Elisabeth Oberrauch che, abbandonata per una volta la carta ha realizzato delle ciotole di ceramica invetriata di enorme fascino. Posizionate nel ruscello lo impreziosiscono carpendone qua e là i riflessi e la luce.
L’area di San Costantino a circa 900 metri di quota è costituita da numerosi masi e residenze signorili ubicati sui prati tra Fiè e Siusi. Vi vivono 250 abitanti. Il paesaggio boschivo e prativo è caratterizzato da dolci colline che si contrappongono all’aspro sorgere dello Sciliar.
Autrice: Rosanna Pruccoli