Sempre in orario, con la mia arpa

QuiIntervista | 2/9/2021

QuiIntervista a Francesca Bolognese. Nata a Bolzano il 31 ottobre 1980, lavora come insegnante di scuola dell’infanzia a Laives, ma nel contempo è anche arpista. Ha iniziato il suo percorso di studi all’età di 7 anni frequentando l’Istituto Musicale e successivamente il Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano. Parallelamente agli studi classici, ha sempre nutrito un vivo interesse per la musica etica e pop. Collabora con diversi musicisti locali sia in ambito classico che di musica leggera. Parteciperà tra poche settimane alla finale di Sanremo Rock con il gruppo Giardini di Pietra.

La cosa che mi piace di più di me stessa.
Sono una persona molto determinata.

Il mio principale difetto.
Prima di affrontare una situazione mi agito sempre.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Due giorni fa perchè ero un po’ in ritardo a un appuntamento…

La volta in cui sono stata più felice.
Il giorno in cui sono nati i miei bambini.

Da bambina sognavo di diventare…
Ho sempre pensato che sarei diventata una maestra.

L’errore che non rifarei.
Ci sono tante cose che forse non ripeterei… ma se non fossero successe non sarei quella che sono ora.

La mia occupazione preferita.
Condividere la mia passione per la musica con gli altri è la cosa che mi dà più soddisfazione.

Il colore che preferisco.
Assolutamente il rosso.

Il mio fiore preferito.
La rosa rossa.

Il mio musicista preferito.
Ce ne sono tanti… ma adoro Ravel e Debussy.

Il mio pittore preferito.
Renoir.

Non sopporto…
Essere in ritardo…. e nemmeno i ritardatari.

Il giocattolo che ho amato di più.
Una bambola che mi è stata regalata dai miei genitori quando avevo 3 anni. Si chiama Tea, mi ha fatto compagnia per buona parte della mia infanzia.

L’oggetto a cui sono più legata.
Indubbiamente le mie due arpe.Mi accompagnano da sempre e non potrei separarmene. 

Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…
A 17 anni ho suonato in un concerto per Arpa e Orchestra  Le Danze Sacre e Profane di Debussy… tutti si sono alzati in piedi ed ero davvero molto fiera di me.

Il mio motto.
Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo. (Picasso)

Il mio primo ricordo.
Avevo circa un anno e mezzo e ricordo l’immagine di un orso in un cartello appeso al supermercato.

Dove mi vedo tra 10 anni.
I miei figli saranno grandi e con mio marito farò moltissimi viaggi.

Nel mio frigo non manca mai…
Una bottiglia di buon prosecco per le occasioni speciali.

Se fossi un animale sarei…
Un gatto, adoro i gatti.

Rubriche

Editoriale

La pace è una cosa seria

Negli ultimi giorni come tutti voi ho seguito l’accelerazione degli eventi che ha portato all’acc...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

La democrazia ha bisogno di percorsi di mediazione

In Alto Adige si sta discutendo di riformare la legge provinciale n. 22/2018, che disciplina gli ...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Poor Boy, il nuovo album di Hubert Dorigatti

Quarto disco in cinque anni per Hubert Dorigatti. Non è da tutti, soprattutto se si riesce a non ...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

Un viaggio tra rocce, rovine e leggende

Visto dall’alto, il Monte di Mezzo è un lungo dorso montuoso, simile a quello di un animale sdrai...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa

Un artista meranese in Sudamerica: Leo Putz

Fra i numerosi meranesi che meritano di essere ricordati c’è sicuramente il grande artista Leo Pu...

Mostra altri
Balconorto

Segnali

Il 2 ottobre, al Kursaal di Merano, Luca Mercalli ha parlato di clima, un viaggio scientifico e c...

Mostra altri
Balconorto
Scorci del capoluogo

La strada dedicata a Nicolò Copernico

Nei pressi del casello stradale Bolzano Sud vi sono due strade dedicate ad astronomi, via Keplero...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Vivere per l’arte

Mille particolari che vivono di vita propria

Bruno Zanatta è un artista bolzanino che si è fatto conoscere per le sue tele dalle pennellate ma...

Mostra altri
Vivere per l’arte