Me stessa senza obblighi

QuiIntervista | 30/10/2025

E’ nata a Cortina d’Ampezzo, ma vive in Alto Adige dall’età di 19 anni. Di mestiere fa la sindacalista: dall’1 aprile di quest’anno ricopre la carica di Segretaria Generale della FLAEI SGB-CISL di Bolzano e segue il settore elettrico. Ma la sua più grande passione è la musica: è qui che ritrova se stessa, è qui che trova la sua cura e la sua forza. Attualmente ha due progetti. Il primo è di cantautorato fondato da lei e Attilio Rovai, mentre il secondo è denominato Donn’è ed è costituito da una piccola orchestra formata quasi tutta da musiciste donne che porta in scena uno spettacolo incentrato sul mondo muliebre.

La cosa di me che mi piace di più.

La mia tenacia a non mollare mai.

Il miei principali difetti. 

La pigrizia e l’irascibilità.

Il mio momento più felice.

La nascita delle mie figlie.

Da bambina sognavo di diventare…

L’emulazione femminile dei Beatles (modesta).

Il capriccio che non mi sono mai tolta.

Studiare uno strumento musicale.

La mia occupazione preferita.

Cantare.

Il luogo dove vorrei vivere.

Un luogo dove il tempo scorre lentamente.

Il mio piatto preferito.

La pizza.

Non sopporto.

L’arroganza e la supponenza, accompagnate dall’ignoranza.

Per un giorno vorrei essere…

Me stessa senza obblighi.

Nel mio frigorifero non mancano mai…

Uova e birra.

Se fossi un animale sarei…

Un gatto.

Sono stata orgogliosa di me stessa quella volta che…

Lo sono stata ogni volta che tutto sembrava perduto e sono riuscita a rialzarmi con grande forza.

Il mio film preferito.

C’è ancora domani.

Il mio attore preferito.

Johnny Depp, è davvero un trasformista.

Il mio sogno ricorrente.

Volare.

Le cose che apprezzo di più del luogo in cui vivo.

Poter ammirare da ogni lato di questa città la meravigliosa natura circostante e il cielo blu accecante.

L’errore che non rifarei.

Non laurearmi.

Il mio motto.

è una frase di Alessandro Baricco, tratta da” Castelli di rabbia”: “Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde”.

Il mio primo ricordo.

Avrò avuto forse due anni: ricordo il sole che attraverso la finestra, mi scaldava la faccia nel tinello di casa.

Rubriche

Senza Confini

L’università di Bolzano diventa “più internazionale”

L’Università di Bolzano nei primi decenni della seconda autonomia fu un argomento tabù. L’idea di...

Mostra altri
Senza Confini
Editoriale

Lavoro di cura non retribuito

Le donne percepiscono pensioni nettamente inferiori rispetto agli uomini – in Alto Adige fino al ...

Mostra altri
Editoriale
La Scena Musicale

Carmen Sciullo: talento e determinazione

Il primo quarto di secolo del terzo millennio ha visto un proliferare nella nostra regione un num...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

Dietrich von Bern e il mito medievale

Secondo una leggenda diffusa nelle valli dolomitiche, il re dell’Adige decise di dare in sposa la...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia, arte e architettura

Umberto Volante: un artista e il suo quartiere

Nel centenario della nascita di Umberto Volante, celebre artista meranese, il “Quartiere Musicist...

Mostra altri
Tra storia, arte e architettura
Vivere per l’arte

I volti caratterizzanti di Beatrice Mattei

Colori tenui appena sfumati a dare una nota di colore ad un bianco-nero carico di patos, frasi sc...

Mostra altri
Vivere per l’arte
Invito alla scoperta

San Martino in Passiria: Masi dello Scudo

I cosiddetti Masi dello Scudo rappresentano una particolarità e soprattutto un motivo di grande o...

Mostra altri
Invito alla scoperta
Scorci del capoluogo

La strada dedicata a Torquato Taramelli

Torquato Taramelli: a lui è dedicata la via che collega via Druso a via Novacella. Nato a Bergamo...

Mostra altri
Scorci del capoluogo