Qui Intervista a Maria Lo Russo, classe ‘75, che vive a Bolzano e coordina il centro di cultura giovanile Vintola 18 dal 1999. Pedagogista, amante del mare, dell’arte e dello sport, alterna con equilibrio il bisogno di solitudine rigenerante al piacere di condividere tempo e passione con gli affetti più cari. Crede nell’educazione come forza vitale e trasformativa. Vive con intensità, decide con coraggio, agisce con cuore.
La cosa di me che mi piace di più.
Il mio entusiasmo per la vita.
Il mio principale difetto.
L’orgoglio.
Il mio momento più felice.
La nascita dei miei nipoti.
Da bambina sognavo di diventare…
Una hostess.
Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Nuotare con i delfini.
La mia occupazione preferita.
Coordinare e creare.
Il luogo dove vorrei vivere.
In riva al mare, sempre.
Il mio piatto preferito.
La pasta fatta in casa.
Non sopporto…
Invidia e superficialità.
Per un giorno mi piacerebbe essere…
Sindaco.
Nel mio frigorifero non mancano mai…
Banane e yoghurt.
Se fossi un animale sarei…
Una cagnolina gioiosa.
Sono stata orgogliosa di me quella volta che…
Quando ho attraversato lo stretto di Messina a nuoto.
Dove mi vedo fra dieci anni.
In costume, con la salsedine addosso.
Tre aggettivi per definirmi.
Appassionata, ironica, testarda.
La prima cosa che faccio al mattino.
Accarezzare il cane prima di bere il caffè.
Il mio film preferito.
Pulp fiction.
Il superpotere che vorrei avere.
Il dono dell’ubiquità, grazie.
La disgrazia più grande.
La morte prematura dei miei cugini.
Il mio ultimo acquisto.
Scarpe altissime… bellissime.
L’errore che non rifarei.
Fidarmi del silenzio di chi avrebbe dovuto parlare.
Il mio motto.
Non prendere nulla troppo sul serio. Nemmeno questo.
L’oggetto a cui sono più legata.
Un quadro di famiglia.
Del mio aspetto non mi piace…
L’alluce.
La mia maggiore paura.
Spegnermi.
Il mio primo ricordo.
Un’insegna luminosa sul tetto della mia casa.