Una Coach per tutti

QuiIntervista | 29/5/2025

Qui Intervista a Verena Mengin che è coach, mediatrice e consulente strategica (sistemica). Ama le sfide e si appassiona nel cercare soluzioni, sentendosi nel suo elemento quando può accompagnare persone e organizzazioni nel loro percorso di crescita.

La cosa di me che mi piace di più.

Il fatto che affronto le situazioni che mi si presentano.

Il mio principale difetto.

A volte sono un po’ pignola.

Il capriccio che non mi sono mai tolta.

Un viaggio in Cina… ma non è un capriccio.

Il mio momento più felice.

La nascita dei miei figli.

La mia occupazione preferita.

Realizzare idee e sogni, insieme a chi pensa e sogna con me.

Il luogo dove vorrei vivere.

Su un’isoletta, almeno per un po’.

Il mio piatto preferito.

Tortelli alla zucca.

Non sopporto…

I calunniatori e i vigliacchi.

Per un giorno vorresti essere…

Un’astronauta, per vedere quanto è piccolo il mondo.

Nel mio frigorifero non manca…

Un barattolo di rafano.

Se fossi un animale sarei…

Un topolino.

Sono stata orgogliosa di me stessa…

Quando finalmente le lasagne mi sono venute bene.

Dove mi vedo fra dieci anni.

Con le persone giuste a fare le cose giuste.

L’ultima volta che ho perso la calma.

Quando ho perso gli occhiali poco prima di prendere un aereo per Francoforte (poi li ho ritrovati).

Tre aggettivi per definirmi.

Curiosa, schiva, tenace.

La prima cosa che faccio al mattino.

Un buon caffè, anzi due.

Il superpotere che vorrei avere.

Il teletrasporto.

Il mio sogno ricorrente.

Essere con mio padre sulla cima della Marmolada.

La mia occupazione preferita.

Aiutare qualcuno a mettere a frutto i suoi talenti.

Amo il mio lavoro perché…

È una sfida continua che mi fa crescere, incontrare, uscire dalla routine.

L’errore che non rifarei.

Non essere stata in Francia il tempo necessario per imparare il francese.

Il mio motto.

Un passo alla volta.

La mia maggiore paura.

Deludere chi ha riposto in me la sua fiducia.

Il mio primo ricordo.

Le risate nel calore della mia famiglia.

Autore: Marco Valente

Rubriche

Editoriale

Cogliere l’attimo

Quest’estate sta portando dei cambiamenti, in gran parte obbligati. Molti sono coloro che, se rie...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Nomi plurilingui. Segno dell’accettazione dell’Altro

Il fatto che la toponomastica sia un campo di battaglia, ormai da molti decenni, si può spiegare ...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Singoli, non tormentoni estivi

L’estate musicale bolzanina ha visto i propri figli particolarmente attivi e prolifici, a partire...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

Dai Walchen ai Welschen lungo l’Adige

Le grandi trasformazioni dell’Alto Medioevo portarono, tra il V e l’VIII secolo, a una ridefinizi...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia, arte e architettura

Bruno Jori: un cineasta a Merano nelle parole di Antonio ...

È attraverso le parole di Antonio Manfredi che affiorano i contorni di un ritratto culturale e um...

Mostra altri
Tra storia, arte e architettura
Balconorto

Frontolisi

Quando si leggerà questa puntata l’alta pressione subsahariana sarà già acqua passata, eppure per...

Mostra altri
Balconorto
Invito alla scoperta

Il paese di Corces e le sue chiese

La Val Venosta nasconde mille angoli da scoprire ed è quindi consigliabile in ogni stagione, con ...

Mostra altri
Invito alla scoperta
Scorci del capoluogo

La strada dedicata ad Antonio Rosmini

Da ponte Talvera, provenendo da piazza Vittoria,  si accede a destra in via Antonio Rosmini. Nato...

Mostra altri
Scorci del capoluogo