Qui Intervista a Tina Iuzzolino che insegna matematica all’Istituto “Cesare Battisti” di Bolzano, dove vive da molti anni. Unisce precisione e ironia, mente analitica e sorriso pronto, trasmettendo non solo competenze, ma anche curiosità e motivazione. Ama stare tra i giovani, offrendo loro non solo conoscenze, ma anche fiducia e speranza. Per lei insegnare è più di un lavoro: è una crescita reciproca e una continua scoperta del senso della conoscenza.
La cosa di me che mi piace di più.
La testa, perché ci vivo dentro.
Il mio principale difetto.
Quando qualcosa mi infastidisce profondamente… si vede. Anche se non dico nulla.
Il mio momento più felice.
Quando ogni sacrificio trova il suo senso.
Da bambina sognavo…
Di essere una di quelle persone che firma autografi.
La mia occupazione preferita.
Sistemare le mie idee e, se avanza tempo, anche quelle degli altri.
Il luogo dove vorrei vivere.
Lontano da lamentele, drammi e notifiche.
Non sopporto…
Chi distorce la verità e diffondefalsità.
Per un giorno vorrei essere…
Invisibile.
Nel mio frigorifero non manca mai…
Un limone.
Se fossi un animale sarei…
Un delfino: socievole e in movimento.
Sono stata orgogliosa di me…
Quando ho detto “no” senza sensi di colpa.
L’ultima volta che ho perso la calma.
Quando mi sono sentita presa in giro.
Tre aggettivi per definirmi.
Razionale, equilibrata, ironica.
I miei film preferiti.
Inception e Divergent. Il vero labirinto è la mente.
Il mio attore preferito.
Johnny Depp. È straordinario, affascinante, fuori dagli schemi.
Il superpotere che vorrei avere.
Leggere nel pensiero degli altri.
Il mio sogno ricorrente.
Esame scritto: al momento della consegna non trovo più i fogli.
Amo il mio lavoro perché…
Mi riempie. È come avere una finestra aperta su menti ogni giorno.
La persona che ammiro di più.
Quella che si sdraia, chiude gli occhi e dorme di fila tutta la notte.
L’oggetto a cui sono più legata.
Il mio orologio. Ho la necessità costante di sapere che ore sono.
Il mio motto.
“Le cose vanno fatte subito, prima che arrivi l’ansia”.
La massima stravaganza della mia vita.
Eh… questo non lo dico!
Autore: Marco Valente