Scaglie di cirmolo

QuiIntervista | 11/1/2024

è nata in Austria (vicino a Graz) da una famiglia di optanti. Quando lei aveva 5 anni i suoi genitori hanno fatto ritorno in Italia. Molto giovane (non aveva ancora 15 anni) ha conosciuto il giovanotto italiano di cui parla nell’intervista. Con lui ha incontrato ed imparato ad amare la sua famiglia, il suo mondo, la sua cultura (italiana), e questa è stata la sua fortuna. Anche grazie a questo oggi è la persona che è, e cioè un perfetto mix di due lingue e due culture. Sindacalista di lungo corso (dal 1975), è impegnata in ruoli di responsabilità sia a livello locale che anche a livello nazionale. Da sempre è impegnata socialmente e politicamente schierata in maniera chiara.

La cosa di me che mi piace di più.

Essere sempre diretta e sincera (non è sempre facile).

Il mio principale difetto.

Per quanto mi sforzi… fatico a trovarne.

Il mio momento più felice.

L’incontro con il ragazzo che da 50 anni è il mio marito.

La mia occupazione preferita.

Leggere e viaggiare.

Il luogo dove vorrei vivere.

Napoli.

Non sopporto…

La falsità e l’opportunismo.

Per un giorno vorrei essere…

Un uomo.

Nel mio frigorifero non manca mai…

Lo yogurt.

Se fossi un animale sarei…

Un gatto.

Sono stata orgogliosa di me stessa quella volta che…

In realtà io mi vogliono bene e mi piaccio quasi sempre.

Tre aggettivi per definirmi.

Attenta agli altri, curiosa, non banale.

La prima cosa che faccio al mattino.

Prendo una pasticca salvavita.

La disgrazia più grande.

La perdita di persone care e importanti.

Il mio ultimo acquisto.

Scaglie di cirmolo per favorire il buon sonno.

Amo il mio lavoro perché…

Mi piacciono le persone, mi piace tutto ciò che è “vita vera”. Mi permette di aiutare chi ha bisogno.

L’errore che non rifarei.

Gli errori fatti mi hanno fatto crescere. Quindi li rifarei tutti.

La massima stravaganza della mia vita..

Scarpe, scarpe e ancora scarpe.

Del mio aspetto non mi piace…

L’altezza.

Il mio primo ricordo.

Mia nonna (gran bella donna, alta ed altezzosa) con il capo coperto da un fazzoletto…

Il libro che non potrebbe mancare nella mia libreria.

“Die Walsche” di Josef Zoderer.

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