Linguaggi differenti

QuiIntervista | 1/12/2022

QuiIntervista a Gianfranco Maffei. E’ nato il primo gennaio 1956 a Campo Sampiero in provincia di Padova. Si è laureato in pedagogia all’università di Bologna e ha lavorato per trentacinque anni presso il servizio handicap dell’A.S.S.B. Ha sempre avuto una grande passione politica ed è stato segretario della federazione provinciale di rifondazione comunista dal 2013 al 2016. Attualmente, dal 2021, è presidente del gruppo A.I.D.O. comunale di Bolzano, associazione che si occupa di sensibilizzare sul tema dei trapianti di organi, essendo lui stesso un trapiantato.

Il mio principale difetto.

Tendo a fare tutto all’ultimo momento.

Il mio momento più felice.

La nascita di mio figlio.

Da bambino sognavo di diventare…

Capostazione. Avevo una vera e propria passione per i treni.

La mia occupazione preferita.

La lettura. Sono un vorace lettore di romanzi.

Il luogo dove vorrei vivere.

A Bolzano, nella mia città.

Il mio piatto preferito.

Melanzane alla parmigiana.

Non sopporto…

Le ingiustizie e le prevaricazioni verso i più deboli.

L’ultima volta che ho pianto.

è stato quando è morto mio padre. 

Tre aggettivi per definirmi.

Molto curioso, pigro, coerente.

La prima cosa che faccio al mattino.

Accarezzo il mio cane.

Il mio film prederito.

Pane e tulipani.

Il mio attore preferito.

Jack Nicholson.

Cosa apprezzo di più del luogo in cui vivo?

La dimensione della città di provincia e le montagne.

Amo il mio lavoro perché…

Nonostante in questo momento sia in pensione, ho lavorato per trentacinque anni come educatore in un servizio per disabili. Ho amato il mio lavoro perché le relazioni umane avevano una parte preponderante e mi ha permesso di confrontarmi con linguaggi del tutto differenti dalla nostra normalità.

La persona che ammiro di più.

Papa Francesco.

L’oggetto a cui sono più legato.

I miei libri.

Se fossi un animale sarei…

Una tartaruga.

Il mio colore preferito.

Rosso come il sol dell’avvenire.

Il mio primo ricordo.

è mia nonna che prendeva l’acqua dal pozzo del cortile nella sua casa in campagna.

Nel mio frigorifero non mancano mai…

I cornetti Algida.

Rubriche

Editoriale

Elezioni

Domenica 4 maggio 2025 si vota per le elezioni amministrative 2025 (turno generale) per rinnovare...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Quando Francesco indicò Josef come testimone e modello

Ricordiamo papa Francesco per molte cose ma c’è un aspetto, direttamente legato all’Alto Adige, c...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Aluna, la musica soprattutto, fatta insieme

Quello che potremmo definire il segreto meglio custodito della musica altoatesina, è una formazio...

Mostra altri
La Scena Musicale
Scorci del capoluogo

La strada in Zona dedicata a Giotto

Una delle due vie colleganti via Buozzi a via Keplero è via Giotto. Giotto da Bondone, così è not...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Balconorto

Altri mille papaveri rossi

Ai bordi delle strade e lungo alcuni tratti delle massicciate ferroviarie sbocciano i papaveri (P...

Mostra altri
Balconorto
Racconti dalla Bassa

La Bassa Atesina: numeri, storia e identità

La consistenza numerica dei gruppi linguistici rappresenta ancora oggi uno dei pilastri su cui si...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia, arte e architettura

Due dame alla Landesfürstliche Burg

Nel cuore del centro storico sorge la Landesfürstliche Burg, il Castello Principesco. Il primo ri...

Mostra altri
Tra storia, arte e architettura
Invito alla scoperta

La Chiesa di San Giovanni Battista nata su un sacello di ...

Eretta nel XIII secolo, la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Lasa prese posto sulle ...

Mostra altri
Invito alla scoperta
#qui_foodstories

Le crespelle ripiene

Ingredienti: Besciamella1 l Latte100 g Burro100 g Farina 001 pizzico Sale1 pizzico Noce moscata C...

Mostra altri
#qui_foodstories