Quei volontari che aiutano i genitori

Attualità | 1/7/2021

L’arrivo di un neonato è come un improvviso raggio di sole che scalda ogni parete della casa rendendola una reggia; i suoni si attutiscono, i profumi cambiano. Ecco: “cambiamento”, fuori di metafora, è forse un termine – seppur poco romantico – che descrive il periodo immediatamente successivo all’arrivo del nuovo “ospite” a casa. E oltre alla gioia, sono davvero tante le sfide che vengono affrontate dalla famiglia, tanto che molto spesso le esigenze della coppia vengono messe per forza in secondo piano.
“Restare in forza, però, è la cosa migliore sia per se stessi che per il proprio bambino”, spiega Nadine Lutz, responsabile di un progetto appena arrivato a Merano, il “Family support”, un sodalizio formato da volontari che mettono a disposizione le proprie competenze in maniera gratuita per portare un sostegno concreto ai neo genitori.

Dottoressa Nadine Lutz, come nasce “Family support”?
“Family support” è nato a Lana nel 2014 su iniziativa di Sarah Passler in seno all’Elki. Il successo è stato da subito così grande che da lì a poco si sono formati altri gruppi a Silandro, Naturno, Bolzano, Laives, Val Gardena e adesso anche a Merano, dove abbiamo formato un primo gruppo di volontarie.

Nadine Lutz, Responsabile “Family support” Merano

Quanti siete a Merano?
Per ora siamo in otto. Ognuno di loro ha una particolare consapevolezza che il periodo dopo la nascita di un bebè rappresenta un momento particolare per tutti i membri della famiglia, nel quale si deve ribilanciare l’equilibrio famigliare.
Le nostre volontarie sono motivate nel regalare alle famiglie – e in particolare alle mamme – il loro tempo, rafforzando le risorse e dando sollievo, offrendo quel sostegno concreto che serve alla famiglia in questo particolare momento.

Cosa fanno le vostre volontarie? Come operano?
La volontaria visita la famiglia solitamente una volta a settimana, regala ai genitori il proprio tempo, ascolta, e offre uno sostegno pratico nella quotidianità: andare a passeggio con il bambino, giocare con i fratellini o le sorelline, accompagnare la mamma ai diversi appuntamenti, svolgere piccoli lavori di casa e tante altre attività.
In questo senso le volontarie sostengono la coppia come lo fanno i nonni, il vicinato o gli amici. La sensibilità, l’empatia e la riservatezza sono principi fondamentali per questo impegno volontario.

Come è possibile diventare volontari del “Family support”?
Basta contattarci, cliccare sul sito www.family-support.it o telefonare direttamente a me al numero 347 2716271. Saremmo felici di ampliare la nostra squadra e riuscire a portare le nostre competenze nelle case dei neo genitori.

COME FUNZIONA

Il sostegno pratico nella quotidianità prestato da volontari serve a dare ai neo genitori delle piccole pause durante la giornata, con l’obiettivo di sollevarli e rafforzarli per preservarli da un eventuale sovraccarico. Saranno i genitori a decidere che cosa fa bene e in quale modo il volontario può essere d’aiuto; il volontario non è un babysitter o un addetto alle pulizie di professione, ma fornisce un sostegno come farebbe un familiare, un vicino o un amico, e in questa attività di volontariato la sensibilità e la discrezione stanno al primo posto. Una volta contattato il centro “Family support” si fissa un primo colloquio, durante il quale i genitori possono parlare della propria situazione e dei propri bisogni. Verrà dunque stabilita la durata del sostegno, e il collaboratore troverà un volontario adatto alla situazione. A partire da questo momento il volontario inizierà a far visita regolarmente, e alla fine del periodo concordato, l’accompagnamento si conclude o, in caso di necessità, viene prolungato. Per diventare volontari di “Family support” basta contattate le responsabili. Se le rispettive aspettative corrispondono, si verrà invitati ad una prima formazione della durata di circa tre ore, a conclusione della quale si potrà iniziare l’attività. Il volontario parteciperà a 5 incontri all’anno di 2 ore ciascuno, i professionisti lo contatteranno quando una famiglia avrà bisogno del suo sostegno, lo accompagneranno alla prima visita in famiglia e continuerà ad essere per lui un riferimento. Su richiesta – o se necessario – il volontario potrà frequentare ulteriori formazioni o richiedere una supervisione. Nella sua attività sarà coperto da assicurazione contro la responsabilità civile e gli infortuni, e gli sarà naturalmente garantito un eventuale rimborso spese.

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