In via della Vigna i cittadini sono scesi in strada
Attualità
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1/6/2021
Sabato 29 maggio si è svolta una manifestazione civile, pacifica e in assuluta sicurezza, per chiedere al Comune di Bolzano un intervento forte che porti alla riapertura del cancello che da qualche settimana di fatto vieta ai cittadini di accedere, in punta di piedi, al cuneo verde, uno dei più importanti polmoni naturali della città.
In via della Vigna, a due passi dall’omonimo parco giochi e dal cancello contestato, si sono ritrovati in quasi duecento. Tra loro signore anziane, pensionati, bambini, qualche giovane, in sostanza semplici cittadini residenti nel quartiere di Gries ma non solo. Il cuneo verde infatti è a due passi dalle zone più densamente popolate di Bolzano, che per generazioni sono transitate per via della Vigna e via Eisenkeller per fare due passi, la famosa attività motoria che tutti noi abbiamo riscoperto nella sua importanza durante la pandemia. Passeggiare tra i frutteti volgendo lo sguardo a 360° nella conca per migliaia di bolzanini per anni ha rivestito un’importanza fondamentale per molti. Per non parlare del fatto che via della Vigna, prima della sistemazione di un primo cancello nei pressi dell’ospedale, ha rappresentato una stradordinaria opportunità per raggiungere il nosocomio bolzanino a piedi o in bicicletta, evitando di intasare il traffico cittadino con scooter, auto private e – pure – autobus spesso sovraffollati.
Il secondo cancello posto in via della Vigna di fatto è una sorta di muro innalzato, l’analogia con quello di Berlino è davvero triste, per inibire ai cittadini una parte fondamentale della città. I cittadini del capoluogo altoatesino semplicmente non possono accettare un atteggiamento così miope da parte degli agricoltori della zona (e dei nuovi arrivati nel cuneo verde, stabilitisi in edifici che nulla che hanno a che vedere con i masi storici), è stato il messaggio lanciato dai partecipanti alla manifestazione. Gli organizzatori del presidio hanno anche precisato che la prevista realizzazione di una nuova ciclabile per l’ospedale, che scorrerà a nord dei caseggiati su via Druso, non può essere considerata come una soluzione del problema rappresentato dal divieto di pacifico accesso al polmone verde. Divieto che invece non è stato posto in via Vittorio Veneto, l’unica porta pubblica rimasta sul cuneo verde.
Il messaggio è stato lanciato forte e chiaro, insomma. L’auspicio ora è che la giunta comunale riesca a far valere i diritti di migliaia di bolzanini, oltre quelli di qualche decina di agricoltori.
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