Giorgio Dobrilla, Primario Gastroenterologo Emerito all’Ospedale San Maurizio di Bolzano e docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Padova e di Parma, probabilmente non ha bisogno di presentazioni in Alto Adige. Già autore di numerose pubblicazioni scientifiche, articoli e libri divulgativi, ha recentemente pubblicato il suo nuovo volume “Imparare dagli altri – commento critico a frasi celebri di tutti i tempi”, edito da Gedi Editore con la collaborazione di Alessandro Cimino. Il libro raccoglie 150 massime e aforismi commentati criticamente nello spazio di una pagina. Essi sono in parte una collezione dei suoi scritti per la rubrica “Asterisco”, usciti negli ultimi anni ogni sabato per l’inserto settimanale Monitor dell’Alto Adige, e in parte materiale inedito. Il libro si apre infatti con la prefazione del direttore dei quotidiani “Alto Adige” e “L’Adige” Alberto Faustini, che spiega come la rubrica e il libro del Dottor Dobrilla abbiano lo scopo di far pensare attraverso citazioni immortali, che l’autore riesce a interpretare mettendone in luce l’attualità e regalando loro nuova vita. Il libro del Dottor Dobrilla non è solo un aiuto intellettuale per i lettori, che vengono stimolati a interrogare se stessi per diventare cittadini più attenti e consapevoli, ma è anche un aiuto pratico a chi ha bisogno poiché a fine anno tutti i proventi del libro verranno devoluti in beneficenza all’associazione “Volontarius” e “Cacciatori Briciole”, per la stima personale che lo lega al fondatore e coordinatore del gruppo Christian Bacci.
La passione per gli aforismi, racconta il Dottor Dobrilla, lo accompagna da quando era ragazzo: “ho sempre avuto l’abitudine di annotarmi le frasi che in qualche modo mi colpivano, chiunque fosse l’autore”. Il concetto di imparare dagli altri, ci tiene a specificare Dobrilla, non equivale affatto a “fare come gli altri”, anzi, gli aforismi sono da leggere e giudicare in modo critico. Non tutti infatti sono positivi e imparare dagli altri può significare anche osservare gli esempi negativi ed evitare gli stessi errori.
Le citazioni all’interno del libro spaziano da Mark Twain a Marco Aurelio, da Confucio a Oscar Wilde, e mostrano come a distanza di secoli alcuni problemi non siano cambiati e come il mondo sia in parte sempre lo stesso. La lunghezza di una pagina per ogni commento è voluta per permetterne la comoda lettura, per esempio aprendo il libro in maniera casuale e trovando Demostene accanto a Carl Gustav Jung. Mentre il primo afferma “credo proprio del buon cittadino preferire le parole che salvano da quelle che piacciono” il secondo osserva che “pensare è molto difficile e per questo la gente preferisce giudicare”, due frasi che non potrebbero essere più attuali alla luce dei quotidiani fenomeni di populismo, pseudoscienza e cattivo uso dei social network.
L’insegnamento centrale del libro è non smettere mai di riflettere su se stessi e sulle proprie azioni, ma essere sempre presenti con il pensiero in ogni sfera della vita. Per questo il libro è suddiviso in dieci sezioni che riflettono vari aspetti della nostra realtà: la medicina, i sentimenti, la cultura, l’informazione e la scienza, la filosofia e la società, la politica con la storia e le leggi, la sincerità e le bugie, la fede, la ricchezza e la povertà.
Pensare significa proprio ciò che il Dottor Dobrilla fa nel suo libro: non accettare una citazione o un esempio altrui acriticamente, ma sviscerarlo e interrogarsi su cosa esso significhi per sé, come si applichi nella propria realtà e cosa se ne possa ricavare di utile per migliorare se stessi e magari, in piccola parte, il mondo.
Autrice: Greta Sofia Lampis