L’estate 2025 ha avuto un andamento un po’ altalenante. è iniziata con un periodo di grande caldo ma poi alla fine di luglio è subentrato un periodo più fresco che, a sua volta dopo due settimane ha lasciato il posto a un nuovo grande caldo. Col meteorologo Dieter Peterlin cerchiamo di stilare fin d’ora un bilancio di quanto effettivamente è successo.
La cosiddetta “bella” stagione è semplicisticamente legata alla quantità di “bel tempo” che porta con sé. Molti infatti, nonostante gli evidenti danni portati dal cambiamento climatico, si ostinano a sognare ogni giorno la presenza di cole e cielo azzurro, come se non ci fosse un domani. In realtà come ben sappiamo la bellezza del nostro clima alpino – anche e soprattutto d’estate – è legata alla variabilità ovvero all’alternanza di caldo e freddo, presenza o meno di vento e – soprattutto – il giusto numero di precipitazioni, per carità non in forma di tempeste e grandinate. L’estate che stiamo vivendo per molti versi sembra essersi mossa finora nel solco degli scorsi anni, ovvero con temperature più alte rispetto al passato. Ma per uscire dal dimensione delle impressioni e dei “desiderata” abbiamo pensato di contattare Dieter Peterlin dell’Ufficio Meteo della Provincia, per offrirvi un bilancio concreto, ovvero supportato da dati e misurazioni.
L’INTERVISTA
Prima troppo caldo, poi troppo freddo e poi ancora troppo caldo. Possiamo già dire che tipo di estate stiamo per lasciarci alle spalle?
Si può proprio dire che quest’estate finora si è divisa in tre parti. La seconda metà di giugno è stata da record per quanto riguarda il caldo. Dall’inizio delle misurazioni abbiamo avuto il record assoluto in alcune zone della provincia, mentre in altre come a Bolzano il caldo ha fatto segnare il secondo posto dopo quanto misurato nell’anno 2003. Luglio è poi iniziato ancora molto caldo ma poi sono arrivate due settimane abbastanza fresche. Ma è tutto relativo. Ci è sembrato più freddo di quello che era, proprio perché ci eravamo abituati a temperature molto più alte. è stato sì il mese luglio più freddo degli ultimi 10 anni ma se fossimo andati a vedere com’era la situazione negli anni precedenti, in realtà questo luglio sarebbe stato ancora sopra la media come temperature.
Ora siamo alle prese con una seconda ondata di calore. Quindi nonostante la rinfrescata di luglio, quella del 2025 sarà di nuovo una delle estati più calde di sempre. Non la più calda, quello lo possiamo già dire, ma senz’altro una delle più calde.
In che misura si tratta di normalità? I cambiamenti climatici sono confermati?
Per quanto riguarda le temperature i cambiamenti climatici sono assolutamente evidenti. Ci sono delle brevi eccezioni periodiche, ma il trend a lungo termine di crescita della temperatura resta confermato. Solo perché in luglio e solo dalle nostre parti è stato più fresco non significa assolutamente che il cambiamento climatico non ci sia. D’altronde abbiamo avuto temperature da record anche in Nord Europa e Scandinavia, con tantissimi giorni sopra i 30 gradi.
Non si tratta solo di temperature massime elevate ma anche di temperature minime molto più alte che nel passato. Nel fondovalle altoatesino ormai le notti tropicali sono molto numerose…
Sì in giugno abbiamo avuto il record assoluto come numero di notti tropicali. In luglio come detto ne abbiamo avute di meno, ma di nuovo sono tornate in agosto. Per tutti noi le notti tropicali sono ancora più faticose delle alte temperature di giorno. Se di giorno è caldo si può restare in casa, andare a fare un bagno o recarsi in montagna. Ma se durante la notte fa molto caldo e non si ha l’aria condizionata, allora si fa fatica a dormire e diventa un grande disagio. Si dice addirittura che per la nostra salute una notte tropicale è peggio di tre giornate molto calde.
Possiamo consolarci almeno del fatto che in Alto Adige il livello di umidità resta comunque molto contenuto, evitando di amplificare l’effetto del caldo eccessivo.
Questo è vero, anche se l’umidità negli ultimi anni è aumentata anche da noi e in futuro aumenterà ancora.
Questa situazione ha conseguenze significative sulla vita delle persone, sia quando lavorano, si spostano, vanno in vacanza o lavorano. Ma il caldo ha anche importanti influenze sul territorio, i boschi, la montagna, le infrastrutture umane. Immagino voi siate in stretto contatto con la protezione civile per monitorare la situazione.
Noi come servizio meteo in effetti facciamo parte dell’Agenzia per la protezione civile. Ogni giorno produciamo un bollettino di allerta e in particolare facciamo previsioni per eventuali eventi estremi che si possono verificare. Come altissime temperature appunto, ma anche forti piogge e forti temporali.
Alle precipitazioni sono collegate le riserve idriche e allo stato dei ghiacciai. Com’è la situazione in questa estate 2025?
I ghiacciai sono sempre in forte diminuzione. Le due settimane di luglio hanno fatto bene, ma il caldo successivo ha spazzato via tutto il beneficio che avevamo avuto. Il cambiamento climatico influenza ogni aspetto della vita quotidiana. Compreso l’arrivo di zanzare potenzialmente pericolose, nuove malattie, e altro. Anche la maggiore presenza di turismo in montagna è legata alle temperature molto alte che si registrano al mare.
Cosa dobbiamo aspettarci per l’ultima parte dell’estate?
Come sempre possiamo fare delle previsioni nella prospettiva di una settimana, al massimo due. Senz’altro andremo incontro man mano a un lieve abbassamento graduale delle temperature.
Come sempre circolano previsioni a lungo termine… Sono affidabili?
No. Non lo sono. Specie in località alpine in mezzo alle montagne, come le nostre.
Autore: Luca Sticcotti