Luciano Fracalossi è il presidente del gruppo di Bolzano dell’Associazione Micologica Bresadola, una realtà che da decenni si dedica alla conoscenza, allo studio e alla tutela dei funghi. In vista della stagione estiva, che segna anche l’inizio delle prime escursioni nei boschi. Gli abbiamo chiesto di raccontarci l’attività dell’associazione e il ruolo prezioso che i micologi svolgono a favore di appassionati e cittadini.
“Le nostre attività sono diverse e seguono il ciclo naturale di crescita dei funghi, che inizia d’estate e raggiunge il suo apice in autunno. In realtà, siamo attivi tutto l’anno: da fine gennaio a metà maggio organizziamo ogni anno un corso per principianti e, in primavera, partecipiamo alla Fiera del Tempo Libero di Bolzano, che si è da poco conclusa. Durante la stagione estiva e autunnale, invece, allestiamo una decina di mostre micologiche, ospitate nelle principali città della provincia e nei centri visita dei parchi naturali.”
Come descrivereste la vostra attività principale? Siete principalmente appassionati camminatori, che approfittano delle uscite per cercare funghi, oppure vi dedicate più allo studio e alla classificazione?
Nel nostro gruppo c’è un po’ di tutto, perché non tutti vivono la micologia allo stesso modo. Per cercare funghi, in realtà, bisogna camminare lentamente, senza percorrere troppi chilometri: molte specie sono minuscole, misurano pochi millimetri, e se si va di fretta si rischia di non vederle.
Ognuno poi trova il proprio ambito di interesse e sceglie come contribuire al gruppo. C’è anche chi non è particolarmente appassionato di funghi, ma svolge comunque un ruolo prezioso all’interno dell’associazione.
E naturalmente servono anche gli esperti: la micologia è una scienza complessa, e per acquisire una buona competenza servono anni di studio.
Sentendo parlare del “Gruppo Bresadola”, si potrebbe pensare che si tratti di una varietà di fungo. In realtà il nome rimanda a una persona molto importante per la micologia. Chi era, esattamente, l’abate Bresadola?
Giacomo Bresadola era un sacerdote trentino, originario della Val di Sole, vissuto tra Ottocento e Novecento. È morto nel 1929, in un’epoca in cui non esistevano internet né le comodità di oggi, eppure era considerato il più grande micologo al mondo. Senza trascurare i suoi doveri religiosi e senza grandi spostamenti, riusciva a ricevere campioni da ogni parte del globo per classificarli. Ha studiato funghi anche provenienti da altri continenti: un vero gigante della micologia della sua epoca.
Quindi il primo gruppo dell’associazione è nato a Trento?
Esatto. L’associazione è nata proprio a Trento, dove c’era un mercato molto vivace in cui si esponevano diverse specie commestibili. Da lì è partita la creazione della Federazione nazionale e negli anni sono nati tanti altri gruppi locali. Oggi in Italia ce ne sono circa un centinaio: tutti rispettano lo stesso statuto, ma ogni gruppo organizza autonomamente le proprie attività.
Può dare un consiglio a chi, con l’arrivo della bella stagione, volesse dedicarsi alla ricerca dei funghi?
Prima di tutto bisogna ricordare che la raccolta dei funghi è regolata da una legge provinciale, quindi è importante informarsi e rispettare le norme. Poi, consiglio di non fidarsi solo dei libri o delle app: l’ideale è portare i funghi raccolti da un esperto, che possa insegnare a riconoscere i caratteri principali delle specie. Ancora meglio sarebbe iscriversi a un gruppo micologico come il nostro: si impara molto più velocemente e in sicurezza.
Come si può entrare in contatto con voi?
Abbiamo il sito internet www.amb-bolzano.it dove sono disponibili nomi, numeri di telefono ed email. Rispondiamo sempre rapidamente a chi ci scrive per informazioni o richieste.
Autore: Till Antonio Mola