Pedagogista per l’infanzia, Francesca Ferragina dedica però ai destini e alle storie delle donne le sue energie, la sua passione, il tempo libero. Possiamo seguirla nei suoi podcast e leggere i suoi libri, ci condurrà in un vasto e quanto mai suggestivo universo femminile.
Come è nato il suo amore per i personaggi femminili della storia?
Sono sempre stata una grande appassionata di storia, fin da bambina. Crescendo, però, mi sono accorta di un “piccolo” particolare: i libri di storia sono pieni di uomini, ma le donne? Ecco, voler rispondere a questa domanda ha scatenato la mia curiosità, le mie ricerche e la mia dedizione.
Quali erano stati i suoi studi? Tornando indietro cambierebbe facoltà dedicandosi piuttosto alla storia?
Da piccola sognavo di fare l’archeologa (volevo essere il corrispondente femminile di Indiana Jones). Confrontandomi con la mia famiglia però ho scelto un percorso più “sicuro” e così, compiendo un giro parecchio largo, alla fine mi sono laureata in Scienze per la Formazione dell’Infanzia. Aver rinunciato al mio sogno è ancora uno dei miei più grandi rimpianti, ma non è detto che sia davvero un capitolo chiuso…
Qual è il suo lavoro primario?
Sono pedagogista, mediatrice familiare e referente per i progetti di prevenzione alla violenza su minori presso il centro “Il Germoglio” dell’associazione “La Strada – Der Weg”.
Quali sono le soddisfazioni di questo suo impegno?
Sapere di offrire strumenti e punti di riflessione che possono permettere di evitare violenza e/o abusi, o anche solo velocizzare una richiesta di aiuto da parte di minori, mi fa sentire “utile”: aiutare a riconoscere la violenza vuol dire educare all’empatia.
Come nasce questo suo particolare interesse per il mondo anglosassone?
Non saprei individuare un particolare momento o aneddoto che ha fatto scattare questo interesse. Ho sempre volto lo sguardo al di fuori dei miei confini e ad oggi UK e Francia sono luoghi e culture che mi scatenano tantissime emozioni.
Lei ha un podcast; di cosa si tratta?
“Storie di Donne nella Storia”, come dice eloquentemente il titolo, parla della storia delle donne. In ogni episodio provo ad esprimere la voce femminile fino ad ora silenziata, mettendo in luce aspetti storici trasversali o paralleli a quelli appresi comunemente. L’intento del mio podcast, così come quello dei miei eventi dal vivo, è quello di raccontare la versione dei fatti senza trascurare tutti i protagonisti. Ogni episodio ha un personaggio femminile che, consapevole o no, ha segnato una tappa fondamentale per il riconoscimento dei diritti e del valore delle donne.
Pochi giorni fa è uscito il suo secondo libro, Io Enrico. è collegato al primo?
Sì, “Io. Enrico” è il seguito di “Io. Anna”, entrambi editi da “GanderBooks”.
Questi due libri diventeranno presto una trilogia?
Proprio così, entrambi fanno parte di una trilogia che si concluderà con il prossimo romanzo al quale sto attualmente lavorando.
Come nasce uno dei suoi libri?
Diciamo che approfitto dei miei personaggi per far compiere loro avventure che vorrei tanto vivere io.
Lei è una donna sicuramente molto impegnata, quando o come riesce a mettersi a scrivere?
Citando la mitica Virginia Woolf mi sono creata una stanza tutta per me! E non solo fisicamente (ho ricavato un ufficio in soffitta), ma anche mentalmente. Appena ho un attimo libero mi rintano nella mia stanza, chiudo la botola e scrivo. È il mio modo per evadere e trovare me stessa.
Una grande passione come la sua quanto può aiutare nei momenti difficili?
Tantissimo. Nel mio caso, durante il mio percorso di malattia (ho avuto un tumore al seno), ha deviato il carico di pensieri negativi e paure. Scrivere e disegnare sono stati “partner” della terapia farmacologica a cui ero sottoposta: mi liberavano la mente. L’idea poi di pubblicare il mio primo libro, realizzando quindi un sogno, mi dava la forza di guardare avanti.
Autrice: Rosanna Pruccoli