Sabato 22 e domenica 23 marzo si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico in Italia. Giunte alla loro trentatreesima edizione, le giornate sono la manifestazione di punta del FAI (Fondo per l’Ambiente italiano) che intende raccontare e far riscoprire, insieme alle volontarie e ai volontari della fondazione, tesori di arte, storia e natura spesso poco conosciuti o inaccessibili al pubblico. Abbiamo incontrato Mirko Frainer, il capo delegazione della sezione bolzanina del FAI, per farci raccontare le specificità di questa edizione.
Mirko Frainer, quali sono le proposte del FAI in provincia di Bolzano?
La delegazione FAI di Bolzano aprirà al pubblico la chiesa di San Giacomo, situata a sud del paese e che si vede proprio sul dosso della montagna direttamente sopra la valle. È un’apertura unica anche perché la chiesa solitamente è chiusa, e negli ultimi anni è stata interessata da alcuni restauri, soprattutto della pala d’altare gotica.
Si tratta di un’occasione, più unica che rara, per vedere questo luogo fantastico che probabilmente molti vedono passando nel fondovalle, ma che pochi conoscono direttamente. Un’altra apertura molto importante sarà tenuta dagli apprendisti ciceroni, quindi dal FAI Scuola, che mostrerà al pubblico il cimitero militare di San Giacomo. Un’esperienza veramente importante, toccante, perché lì riuniti ci sono i caduti sulle guerre di vari fronti, dalle guerre risorgimentali italiane fino alla seconda guerra mondiale. Infine il gruppo FAI di Merano aprirà la bellissima e moderna chiesa di Lagundo con un campanile spettacolare, alto 70 metri, che si staglia sul fondovalle. Quindi veramente tre aperture davvero interessanti che ci racconteranno la storia del nostro territorio da un punto di vista completamente nuovo.
Chi sono i giovani ciceroni?
Gli Apprendisti Ciceroni sono studenti che partecipano a un progetto di formazione promosso dal FAI, avviato o adottato dall’organizzazione nel 1996 e cresciuto negli anni. Il loro impegno viene riconosciuto con un attestato di partecipazione, che gli studenti possono utilizzare per l’acquisizione di crediti scolastici.
Per questa apertura speciale, la referente FAI Scuola, professoressa Alessandra Braccili del Liceo Classico Linguistico Carducci, insieme alla delegata alla cultura Marina Mascher, ha formato gli studenti del liceo, preparandoli a raccontare la storia del sito. Il loro intervento sarà arricchito anche dal supporto del professor Carlo Romeo, storico di grande fama a livello locale. Durante l’evento, i ragazzi guideranno i visitatori attraverso le vicende belliche legate al cimitero, offrendo una prospettiva inedita sulla storia dell’Alto Adige.
Quindi, oltre agli Apprendisti Ciceroni che guideranno i visitatori al cimitero militare di San Giacomo, chi si occuperà delle visite alla chiesa di San Giacomo e a quella di Lagundo?
L’apertura della chiesa di San Giacomo è a cura del gruppo FAI di Bolzano, quindi della delegazione principale che abbiamo qui in Alto Adige. Saremo tutti i volontari attivi con il gruppo FAI giovani che ci supporterà. L’apertura di Lagundo sarà invece a cura del FAI di Merano e di tutti i volontari che sostengono questo gruppo.
Come partecipare e visitare questi luoghi normalmente difficili da accedere?
Le Giornate FAI di Primavera sono un grande evento diffuso in tutta Italia, con oltre 700 aperture in tutto il Paese. La partecipazione è libera e non richiede iscrizione. Sabato 22 e domenica 23 marzo sarà possibile visitare il cimitero militare di San Giacomo e la chiesa di San Giacomo dalle ore 10 alle ore 17, mentre la chiesa di Lagundo sarà aperta con gli stessi orari, ma solo nella giornata di sabato.
Le Giornate FAI di Primavera rientrano tra le iniziative di raccolta fondi occasionale: chi sceglie di partecipare contribuisce direttamente a sostenere la missione del FAI nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Autore: Till Antono Mola