Dustin Williston vive tra il sud rurale dell’Ontario e la capitale canadese, Ottawa, ama viaggiare e scoprire nuove culture e nuovi luoghi tra i quali figura anche Bolzano. In quest’intervista l’italo-canadese ci ha voluto raccontare la sua percezione della nostra città.
Come ti sei imbattuto in Bolzano?
Prima di conoscere una studentessa internazionale bolzanina non avevo mai sentito parlare di Bolzano. Più diventavamo amici, più mi incuriosiva la sua vita in Italia, così simile, ma diversa dalla mia. Ho avuto l’occasione di venire a trovare la mia amica due volte, nell’agosto 2019 e nel dicembre 2023. La prima visita è stata il mio primo viaggio internazionale: un momento di crescita personale che mi ha cambiato per sempre e in meglio. Non sarei la stessa persona se non avessi accettato l’offerta della mia amica e ricorderò per sempre Bolzano in questo modo.
Come hai percepito Bolzano?
È straordinariamente unica, più di quanto ne sia dato credito da chi ci vive. Bolzano, come gran parte d’Europa, appare a un canadese come un museo storico all’aria aperta. La città mi è sembrata incredibilmente europea. Mi è stato raccontato che l’Alto Adige è una regione italiana relativamente nuova e quindi non ha delle tradizioni tipicamente italiane e, pensandoci, ho realizzato che si dice lo stesso del Canada: è un paese relativamente nuovo a cui mancano delle tradizioni che aiutano a creare un’identità. Penso che anche questo sia parte di ciò che rende Bolzano così unica ai miei occhi: rappresenta l’Europa moderna in una maniera che altri luoghi non possono. Sono rimasto a bocca aperta per le infrastrutture della città: autobus, piste ciclabili, molte fermate del treno e le funivie che rendono la città e la regione così accessibili. Le persone mi hanno dato la stessa impressione: Bolzano dà un senso di comunità e mi sono sentito molto a mio agio, tutti volevano farmi sentire incluso nonostante le barriere linguistiche.
Cos’hai trovato di particolare?
La dinamica linguistica! A Ottawa mi sono abituato a vivere in una comunità bilingue e vedere una dinamica linguistica simile è stato affascinante. Una cosa divertente da notare è che non sono mai stato scambiato per un italiano, ma se non mi si rivolgeva in inglese, era in tedesco. Essere scambiato per tedesco è una prospettiva che non avevo considerato. Inoltre è stato emozionante sperimentare una tradizione particolare come quella dei Krampus a San Niccolò.
Quali sono le differenze tra Bolzano e una città canadese?
In Canada le città sono estese e distanti tra loro. Bolzano è molto più densa e arricchita da una zonizzazione mista. Tutto ciò di cui si può avere bisogno sembra raggiungibile a piedi. In Canada la maggior parte delle città è costituita da abitazioni monofamiliari con negozi e ristoranti allestiti in centri commerciali di grandi dimensioni con ampi parcheggi. Le nostre città si muovono a ritmi più lenti, non c’è molto da fare dal punto di vista culturale e la maggior parte degli eventi ruota intorno alle attività stagionali. Bolzano è unica, da noi le cittadine non sono tanto diverse l’una dall’altra.
Cosa ricordi con affetto?
Andare bicicletta ovunque! In Canada la bicicletta è più che altro uno sport. In molte città mancano le infrastrutture, quindi la gente non sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto. Sono rimasto assolutamente stupito dall’estensione della rete ciclabile di Bolzano. Ogni volta che abbiamo scelto di andare in città abbiamo quasi sempre optato per la bicicletta. È stato un modo meraviglioso di esplorarla! Mi manca la bellezza naturale di Bolzano. Il Canada è un paese bellissimo, ma è enorme e io non vivo vicino alle montagne. La bellezza naturale delle Alpi è impareggiabile. L’aria pulita, il suono del fiume, i vigneti. Quando chiudo gli occhi e immagino Bolzano, questo è ciò che vedo.
Autrice: Anna Michelazzi