Gli occhi sulla stradache danno voce agli invisibili

Attualità | 14/11/2024


L’Infopoint è uno sportello dell’associazione Volontarius ODV, ente del Gruppo Volontarius che fornisce informazione e orientamento e si rivolge alle persone senza fissa dimora, senza tetto, alle persone migranti, richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati di recente arrivo in città e alle persone autoctone o residenti sul territorio con particolari esigenze e bisogni primari. Valeria Tomasi, referente del servizio, racconta che cos’è e perché è importante.

Qual è il lavoro di un operatore dell’Infopoint?

Siamo uno sportello aperto al pubblico 365 giorni dalle 9 alle 23.45 con reperibilità notturna. Quando il progetto è nato, la principale attività era l’assistenza umanitaria e si svolgeva direttamente in stazione. Con il cambiamento del fenomeno migratorio il servizio si è evoluto in quello che è oggi: uno sportello sempre aperto a cui può accedere chiunque e che ha come utenza principale i primi arrivi. Qunado le persone giungono noi, dopo averle identificate, capiamo qual è la loro necessità  e, in base a essa, indichiamo loro i servizi presenti sul territorio lavorando in sinergia con i servizi sociali, le istituzioni, la questura, l’ospedale… 

Perché è importante che ci sia un ufficio come il vostro?

Perché siamo un punto di riferimento. Siamo sempre aperti e siamo un po’ “gli occhi sulla strada”, la lucina sempre accesa. Le persone in transito o anche stabili in città sanno che possono rivolgersi a noi. Noi ci siamo e ascoltiamo, per noi ogni persona c’è e non è invisibile. Anche i cittadini residenti possono rivolgersi a noi sia per segnalare qualcuno che ha bisogno d’aiuto sia per chiedere informazioni. Avere la certezza che c’è sempre qualcuno che risponde a questo tipo di esigenze dà molto sicurezza. 

Le problematicità  come le affrontate? 

È un lavoro che si occupa di tematiche delicate, ma il nostro approccio rimane sempre quello di trovare una soluzione e far sapere quando qualcosa non funziona. Da referente le difficoltà che trovo più spesso sono quelle legate in realtà a una parte bella del nostro lavoro: la coordinazione e il dialogo con la rete di istituzioni e associazioni del territorio e le segnalazioni da fare per trovare delle soluzioni. In realtà funziona tutto molto bene e la collaborazione è sempre propositiva e improntata sull’ascolto. Il nostro approccio è quello di guardare ciò che c’è e lavorare per creare nuove soluzioni. Facciamo molta sensibilizzazione su queste tematiche, raccogliamo le critiche e sappiamo come rispondere e come comunicarle a chi può lavorare per migliorare la situazione.

Quali sono le parti migliori e peggiori del vostro lavoro?

Il brutto è che ti sembra di non fare mai abbastanza. Il bello, anche se a volte può essere difficile, è che siamo sempre attivi nell’ascolto delle storie di chi arriva. Ti deve piacer ascoltare, trovare soluzioni e stare con le persone. È impegnativo, ma il bello è che ciò che facciamo è davvero importante e diamo voce agli “invisibili”, fornendo loro gli strumenti per riuscire ad integrarsi sul territorio. 

Avete un rapporto attivo con la cittadinanza? 

Il periodo invernale è il periodo in cui le persone si attivano maggiormente. Ci sono vari eventi organizzati dal Gruppo Volontarius come quello di raccolta delle coperte in cui ripresentiamo i progetti. Arrivano anche molte persone a farci domande. Sul territorio altoatesino c’è già molta sensibilità e attivazione e nell’ultimo anno ho notato una crescita nella partecipazione attiva dei giovani.

Autrice: Anna Michelazzi

Rubriche

Editoriale

Elezioni

Domenica 4 maggio 2025 si vota per le elezioni amministrative 2025 (turno generale) per rinnovare...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Quando Francesco indicò Josef come testimone e modello

Ricordiamo papa Francesco per molte cose ma c’è un aspetto, direttamente legato all’Alto Adige, c...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Aluna, la musica soprattutto, fatta insieme

Quello che potremmo definire il segreto meglio custodito della musica altoatesina, è una formazio...

Mostra altri
La Scena Musicale
Scorci del capoluogo

La strada in Zona dedicata a Giotto

Una delle due vie colleganti via Buozzi a via Keplero è via Giotto. Giotto da Bondone, così è not...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Balconorto

Altri mille papaveri rossi

Ai bordi delle strade e lungo alcuni tratti delle massicciate ferroviarie sbocciano i papaveri (P...

Mostra altri
Balconorto
Racconti dalla Bassa

La Bassa Atesina: numeri, storia e identità

La consistenza numerica dei gruppi linguistici rappresenta ancora oggi uno dei pilastri su cui si...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia, arte e architettura

Due dame alla Landesfürstliche Burg

Nel cuore del centro storico sorge la Landesfürstliche Burg, il Castello Principesco. Il primo ri...

Mostra altri
Tra storia, arte e architettura
Invito alla scoperta

La Chiesa di San Giovanni Battista nata su un sacello di ...

Eretta nel XIII secolo, la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Lasa prese posto sulle ...

Mostra altri
Invito alla scoperta
#qui_foodstories

Le crespelle ripiene

Ingredienti: Besciamella1 l Latte100 g Burro100 g Farina 001 pizzico Sale1 pizzico Noce moscata C...

Mostra altri
#qui_foodstories