Elvis, acrobata bolzanino e artista di strada

Attualità | 7/3/2024

Elvis Kakiti è un artista e un performer talentuoso di origini keniote. L’abbiamo incontrato per conoscere la sua storia, capire cosa significa essere un acrobata e un artista di strada a Bolzano e per parlare del suo ultimo spettacolo “Mahmud y no solo Mahmud”.

Ciao Elvis, raccontaci qualcosa su di te. 
Certo, ho 37 anni, vengo dal Kenya e nella mia vita ho svolto moltissime forme d’arte diverse come acrobatica, circo e performance di strada. 

Come sei entrato nel mondo dell’acrobatica?
Quando avevo 14 anni ho visto il mio amico Salim esibirsi in acrobazie e ne sono rimasto affascinato. Da quel momento ho capito che quello sarebbe stato il mio destino. Gli allenamenti erano duri e talvolta anche pericolosi dato che non avevamo nemmeno i tappetoni di sicurezza sotto di noi. Ai miei genitori non piaceva per nulla l’idea che io facessi acrobatica e si opponevano ad ogni opportunità che mi si presentava.

Come sei entrato nel circo?
Nel mondo del circo ci sono diverse posizioni assegnate durante gli spettacoli e la più richiesta è la base, appena c’è stata richiesta e necessità di una base mi sono fiondato e così mi sono unito al circo.

Con il circo che esperienze hai vissuto?
Credo che la cosa più sbalorditiva siano stati i viaggi in altri paesi. Poter ottenere un permesso di viaggio in Kenya non è per nulla facile, ma grazie al circo sono riuscito a visitare molti paesi tra cui la Grecia, la Spagna e, più importante di tutto, l’Italia dove poi mi sono trasferito e sono diventato un artista di strada.

Com’è essere un artista di strada a Bolzano?
C’è molta gente che ha un cuore enorme e mostra sempre il suo supporto, ma ci sono anche persone che non accettano che tu sia lì a fare la tua performance. Inoltre essere un artista di strada ti permette di vedere le situazioni che ti circondano e di capire lo stato delle persone e dei giovani. Ho avuto la possibilità di conoscere moltissime persone fantastiche e se tornassi indietro questa scelta non la cambierei di sicuro.

Come sei arrivato allo spettacolo “Mahmud y no solo Mahmud” e di cosa tratta?
Grazie alle performance di strada ho conosciuto un uomo che faceva parte dell’organizzazione di questo spettacolo. Lui aveva visto in più occasioni le mie capacità e mi conosceva quindi mi ha permesso di partecipare al casting per il ruolo di acrobata. Lo spettacolo parla di un ragazzo che affronta un durissimo viaggio di migrazione dal Senegal e uno dei desideri era proprio quello di trovare attori africani. 

Com’è stato accolto dal pubblico questo spettacolo?
Abbiamo avuto un grande successo, teatri sempre pieni. Neanche i direttori se lo aspettavano. Siamo stati tutti molto contenti di aver potuto raccontare a così tante persone la storia di Mahmud e di tutte le persone che come lui affrontano un viaggio simile.

Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Mi piacerebbe portare nelle scuole un programma di scambio culturale. Ormai ci sono così tante persone di origini diverse nelle classi che vedersi rappresentati e riconosciuti credo sia molto importante per moltissimi giovani.

Autore: Martin Bonaccio COOLtour

Rubriche

Editoriale

Fiducia

Questo numero del giornale giunge mentre la maggior parte di voi è intenta nei preparativi per ce...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Antisemitismo. Fenomeno che richiede consapevolezza

“L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebr...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Anna Carol, il nuovo album della principiante rodata

A poco più di tre anni dal precedente lavoro, Cinetica, la bolzanina Anna Carol – già Carol May K...

Mostra altri
La Scena Musicale
Vivere per l’arte

La Cina di Bernadette Berger

Nata in Carinzia, laureata in lingue, vive a Merano dal 1993. In riva al Passirio, Bernadette ha ...

Mostra altri
Vivere per l’arte
Racconti dalla Bassa

I secoli bui da re Teodorico ai Bavari

L’ultimo imperatore romano d’occidente fu Romolo Augustolo. Salì al trono nel 475, quando aveva a...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Scorci del capoluogo

La strada dedicata a Antonio Pacinotti

Da via Galileo Galilei ad un certo punto inizia via Antonio Pacinotti; si tratta di un altro fisi...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Tra storia, arte e architettura

La Merano di Franz Kafka

Prima che il Primo conflitto mondiale deflagrasse “Meran” la città di cura dell’Impero asburgico,...

Mostra altri
Tra storia, arte e architettura