Sandra Mairhofer, il talento pusterese

Attualità | 8/2/2024

Nuoto, bici e corsa ma in maniera più spinosa: è il cross triathlon. La bici su strada viene sostituita con la mountain bike e la corsa con della corsa fuoristrada. Sandra Mairhofer, pluricampionessa mondiale della disciplina, recentemente ha partecipato al campionato italiano di winter triathlon (disciplina di cui è anche pluricampionessa mondiale) e si è affermata campionessa italiana. Il winter triathlon a differenza del triathlon classico viene svolto completamente sulla neve e il nuoto viene sostituito dallo sci di fondo. Oggi andremo a conoscere meglio la sua storia e i suoi segreti per raggiungere risultati di questo livello.

Ciao Sandra, raccontaci un po’ di te… 

Ciao, sono Sandra Mairhofer, sono nata nel ‘92 a Tesido, in Val Pusteria, e lì sono cresciuta; ho fatto lì le scuole fino alla maturità. Dopodiché sono andata ad Innsbruck per studiare Scienze Motorie e diventare professoressa. 

Come ti sei avvicinata la mondo del triathlon? 

Mi sono avvicinata al mondo del triathlon molto tardi, avevo 25 anni, mi è sempre piaciuto stare all’aria aperta e fare sport a contatto con la natura però non avevo mai praticato sport ad alti livelli.
Ho visto e conosciuto il triathlon un’estate in Puglia, ero lì per lavoro e ho conosciuto un ragazzo che mi ha avvicinato a questo mondo e me ne ha fatto innamorare. Sempre in Puglia ho fatto la mia prima gara e mi sono tesserata con una squadra pugliese.

E a quello del cross triathlon?  

Tornata in Alto Adige a fine estate ho continuato con il mondo del triathlon iniziando ad allenarmi in maniera più specifica, però visto il territorio della mia zona non me la sentivo di andare con la bici da corsa sulle nostre strade molto trafficate e strette della Val Pusteria. Quindi ho scoperto tutti i sentieri nel bosco e mi sono innamorata della mountainbike. Così mi sono avvicinata al Cross Triathlon.

Qual è la disciplina che ti piace di più?

Fra tutte, quella che amo di più è la mtb: infatti, faccio anche gare solamente di mountain bike, le Marathon. La mtb è stupenda perché è capace di portarti a scoprire tanti nuovi posti, è uno sport tecnico, divertente, dove sei molto collegato alla natura.

In cosa fatichi di più?

Il nuoto, mi viene abbastanza bene, però l’allenamento in sé è quello più noioso di tutti: stare in una vasca e andare avanti e indietro… è troppo monotono per i miei gusti. (ride n.d.r.)

Il territorio dove vivi ti ha aiutato a raggiungere i tuoi obiettivi?

Il territorio dove vivo mi ha aiutato tanto nel raggiungere gli obiettivi che avevo e che ho tutt’ora. Il nostro territorio è avventuroso e ti lancia tante sfide, tante salite da scalare in sella e da percorrere. Grazie al nostro territorio riesco a portare a casa allenamenti di qualità. Ovunque ti porta la tua bici, hai tanti posti da scoprire, viste mozzafiato, laghetti, nuovi boschi e montagne da visitare. 

Quante volte ti alleni a settimana?

Cerco di allenarmi due volte al giorno, ma dipende molto dal periodo della stagione. 
Sono professoressa alle superiori, quindi devo riuscire anche ad incastrare le mie lezioni e gli allenamenti. Durante la pausa estiva riesco infatti ad allenarmi di più.

Quanti sacrifici ci sono dietro tutto questo?

Dietro tutto ciò ci sono tanti sacrifici. Progetto la mia giornata in base agli allenamenti che devo fare. Anche la mia alimentazione è organizzata sulla base degli allenamenti, cerco di avere la massima prestazione e il miglior recupero possibile per quella giornata.

Autore: Niccolò Dametto

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