Nonna Lelli e le bambole di ceramica. Con la “pasta” giusta, la passione può durare per sempre.
Anna ed Elisa intervistano Nonna Lelli, chiedendole di svelare i segreti delle sue bamboline di ceramica.
Anna – Come è iniziata la tua passione per le bamboline?
Questa avventura è iniziata nel ‘98, parecchi anni fa su insistenza di una mia amica che voleva assolutamente insegnarmi a fare le bamboline e io non volevo imparare perché pensavo di non essere all’altezza. Poi finalmente mi sono decisa e ho iniziato. E da lì è partita la passione, un passatempo, un hobby a cui dedico le mie ore libere. Ho iniziato con la pasta di sale. Per diversi anni ho prodotto questi oggetti con la pasta di sale, però la pasta di sale a un certo punto si rovina, si deteriora, non è per sempre. E così, cercando informazioni qua e là, ho captato suggerimenti diversi. Ho appreso delle nozioni per riuscire a produrre degli oggetti con la porcellana fredda, una tecnica non così facile come quella della pasta di sale.
Elisa – E quindi ha una casa piena di bamboline?
Sì. Ne ho, poi le faccio anche da appendere, non solo da tavolo. Sperimento tante tipologie di bamboline.
Elisa – Le prepara ogni settimana?
No, d’estate un po’ meno perché fa caldo, oppure me ne occupo di sera. Anche quando lavoravo, le facevo di sera e mi servivano a rilassarmi. Veramente non avrei mai immaginato che sarebbe diventata un’attività così gratificante.
Elisa – Quindi è felice di aver imparato da questa amica?
Sì sì sì. E sono l’unica di cinque amiche che ha continuato. Ci si trovava ogni tanto per passare così il tempo insieme.
Elisa – E ha un posto preferito, diciamo in casa, dove lavorare alle bamboline?
Sì, è una stanza che era dei miei figli, una stanzetta tutta per me e così lascio tutto lì. Prima lavoravo in soggiorno però ogni volta dovevo pulire, togliere tutto, invece adesso ho il tavolo tutto per me e la stanza è diventata il mio laboratorio.
Elisa – E si è ispirata a qualcosa in particolare quando creava queste bamboline? O è tutta fantasia?
No, ho dei libri. Però diciamo che quando ho la base dopo vado a fantasia. Cioè lavoro secondo quello che al momento mi viene in mente.
Anna – Potremmo fare anche un’ esposizione…
Se vuoi, puoi portarne alcune con te. Si può fare senz’altro, basta avere un tavolino, tanto sono là. E poi, sai, non è che ho smesso, ne farò ancora. Perché è un passatempo. Ecco, questa è la mia storia. Non immaginavo, diventa davvero una cosa che ti prende.
Elisa – Quanto tempo ci vuole per fare una bambolina?
Un’ora e mezza, circa. Per quelle in piedi impiego meno perché il vestito è di stoffa, le altre vanno anche dipinte e ci si mette di più, circa due ore.
Elisa: Qual è il procedimento ? Come avviene la creazione?
Per fare l’impasto della porcellana fredda ci vuole la colla vinilica, la farina di maizena, la Nivea, l’olio di glicerina e un po’ d’acqua. Si mette in padella e si cuoce sul fuoco: quando si addensa si deve togliere subito dal fuoco perché l’impasto rischia di diventare troppo duro, poi la manipolo finché diventa elastica e poi la coloro con le tempere.
Anna Crepazzi e Elisa COOLtour