Da perfetto sconosciuto a ottavo in Italia

Attualità | 24/8/2023

Jan Fragiacomo è un giovane atleta bolzanino che si è avvicinato da poco al mondo dell’atletica leggera ma i suoi risultati sono sempre più notevoli. Durante i Campionati Italiani Assoluti svolti qualche settimana fa a Molfetta Jan è riuscito a conquistare l’ottava posizione con un nuovo risultato personale di 6396 punti. Oggi andremo a scoprire i segreti del suo successo e a conoscere meglio la sua storia.

Jan, raccontaci qualcosa in più di te…

Ho 23 anni e studio scienze motorie a Verona, dove mi sono trasferito e ho trovato il mio gruppo di allenamento con il Cus Verona che voglio ringraziare immensamente. 

Come ti sei avvicinato al mondo dell’atletica?

Mi sono avvicinato all’atletica solamente tre anni fa: ho praticato baseball per tutta la vita e da due anni ho scoperto le prove multiple (il decathlon) e me ne sono innamorato: in questo momento è tutta la mia vita.
Prima di iniziare con il decatlon mi sono avvicinato al mondo dell’atletica con l’idea di diventare un giavellottista (il braccio ce lo avevo) poi, stando al campo con gli allenatori, abbiamo provato qualche corsa e qualche salto e ci siamo accorti che qualcosa c’era, così nel 2021 abbiamo provato a fare una prova multipla ed è stata la prima volta che gareggiavo in sette delle dieci discipline. Non lo avevo preparato per niente ma mi è piaciuto moltissimo e da lì ho iniziato a prepararmi seriamente per questa disciplina.

Quest’anno ai Campionati Italiani Assoluti di Molfetta hai fatto un gran risultato… 

Quello dei Campionati italiani è stato un risultato incredibile: non ci avrei mai creduto. Quest’anno il mio obbiettivo era molto più basso (l’anno scorso non ero nemmeno riuscito a qualificarmi per i campionati italiani U23), mi servivano settecento punti in più rispetto al mio personale dell’epoca per qualificarmi e in qualche modo siamo riusciti a tirarli fuori. Essere lì era già un sogno. Poi ho cercato di mettere l’ansia da parte, divertirmi e fare il mio. Ed è venuto fuori anche un bel risultato.

La tua disciplina preferita? 

Il giavellotto. Il mio primo amore. È anche la disciplina dove vado meglio.

Quella con cui vai meno d’accordo?

I 1500 metri: è una gara veramente dura, essendo l’ultima gara delle due giornate hai ancora pochissima energia nel corpo. Comunque mi piace il fatto che c’è ancora tanto margine di miglioramento e ho tanti punti da recuperare.

Obiettivi futuri?

La stagione è praticamente conclusa, la testa è ormai ai campionati italiani assoluti del 2024 per provare a scalare qualche posizione in più.

Quante volte ti alleni a settimana?

Svolgo due allenamenti al giorno, una sessione mattutina e una pomeridiana. Ho sempre continuato a giocare a baseball, quest’anno ho fatto un po’ più fatica ad allenarmi quindi ho giocato solo le partite. Al momento le due carriere sono parallele, in futuro deciderò su quale delle due concentrarmi in base a come andranno le cose.

Che cosa ti spinge a migliorarti?

I miglioramenti stanno venendo uno dietro l’altro e questo mi motiva sempre di più a migliorarmi.

Ti sei addirittura ritrovato a firmare autografi per piccoli tifosi, come ti sei sentito?

Mi piace coinvolgere il pubblico e cerco sempre di fare uno spettacolo e non solo una prestazione. Questo mio modo è piaciuto molto e inoltre mi aiuta anche nel rilassarmi meglio e riesco a godermi il momento. Se mi fisso troppo su quello che devo fare mi irrigidisco e non riesco a raggiungere i migliori risultati.
Questo mio modo è piaciuto talmente tanto che ho passato due giorni a firmare autografi e a fare foto insieme ai ragazzi che seguivano le gare. È stato molto soddisfacente.

Autore: Niccolò Dametto

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