Giulia Basciu — cantante e trombettista, Alice Bonsignori — bassista, Benno Castellan — chitarrista ed Elia Benedetto — sassofonista, quattro musicistɜ della Nameless Band della scuola di musica Vivaldi, ci raccontano la loro preparazione e le loro aspettative per il “MusiColours European Youth Music Festival” che si svolgerà dal 27 al 31 maggio 2023 in Ungheria.
Come vi state preparando in vista del “MusiColours European Youth Music Festival”?
Facciamo spesso concerti e avendo sempre lo stesso repertorio, stiamo utilizzando questi come preparazione e rodaggio in vista del Festival. Il repertorio sarà il solito, ma abbiamo effettuato una scelta più ristretta di brani così da poterli perfezionare. Proviamo una volta a settimana, ma ognuno di noi lavora anche singolarmente. Una novità è il lavoro sulla presenza scenica visto che suoneremo davanti a un grande pubblico internazionale.
Come vi sentite?
Per noi è stata una sorpresa e l’emozione è stata ed è grande. Fa un po’ paura mettersi in gioco davanti a così tante persone diverse, è un’opportunità non da poco, sarà un’avventura. Non vediamo l’ora di poterci confrontare con altrɜ musicistɜ proventientɜ da tutta Europa e di conoscere culture e punti di vista differenti.
I pezzi che porterete sono inediti?
No, sono delle cover riarrangate e adattate dai nostri insegnanti per gli strumenti della nostra band e le tempistiche dell’evento.
È la prima partecipazione a un evento internazionale?
Per la prima volta cci esibiremo in un altro paese davanti a un pubblico internazionale; siamo stati fuori Bolzano ma così lontano non siamo mai andati. Abbiamo già suonato davanti a un grande pubblico, ma non di questo tipo e in questo genere di eventi. Siamo molto emozionati.
Quali sono le vostre aspettative?
Abbiamo delle aspettative molto alte, avremo la possibilità di incontrare molte persone competenti con provenienze disparate. In più siamo un gruppo molto unito, ci capiamo e ci divertiamo moltissimo insieme e per questo crediamo che sarà un’esperienza bellissima.
Avete dei consigli per altrɜ giovanɜ musicistɜ come voi?
Consigliamo di non tirarsi indietro nel momento in cui si presenta un’opportunità simile alla nostra: non ricapita spesso, noi siamo dei ragazzi dei primi anni delle superiori e siamo consapevoli che la possibilità di poter partecipare a questo tipo di eventi è qualcosa di grande e di formativo. È un’esperienza unica, ma ciò non toglie che sarà l’essere lì con il nostro gruppo a renderla ancora più speciale. La musica d’insieme è diversa rispetto al suonare da soli, ti riempie. Se sei unɜ musicistɜ e suoni da solɜ e trovi unɜ amicɜ con cui suonare, non per vincere un grammy, ma per divertirti, è davvero bellissimo. Perché alla fine la musica è questo: stare insieme e stare bene.
Autrice: Anna Michelazzi COOLtour