Basta un po’ di curiosità per la natura e tanto amore per gli animali. Questa è almeno la molla che ha spinto il presidente dell’”Associazione Ornicoltori Atesini – Ornithologischer Verein Südtirol (AOA-OVS)”, Francesco de Guelmi, che di professione è avvocato, a dedicare buona parte del suo tempo libero alla cura e all’allevamento di uccelli. L’abbiamo intervistato per capire come è nata questa passione e per conoscere le attività svolte dall’associazione che presiede dal 2017.
Francesco de Guelmi, a quando risale questo suo interesse?
È una passione che mi accompagna fin da quando avevo dieci anni e si è accesa in maniera del tutto casuale. Mio fratello Mario doveva partire per il servizio militare e mi chiese di occuparmi di una coppia di canarini che curava. La responsabilità di vedermi affidato un essere vivente di cui dovevo farmi carico interamente mi investì a tal punto da spingermi ad approfondire la mia conoscenza degli uccelli. Iniziai a leggere tutto ciò su cui riuscivo a mettere le mani: enciclopedie e riviste specializzate. Mi si aprì un mondo e cominciai a capire come gli uccelli creano i nidi, come si riproducono, quali e quante razze diverse esistono. Al tempo stesso, chiesi ai miei genitori altri esemplari di canarini (richiesta sempre ben accolta). Arrivai ad averne oltre 100 e mi svegliavo, in adolescenza, alle sei di mattina per prendermene cura prima di andare a scuola. A distanza di quasi quarant’anni la considero ancora un hobby molto affascinante e che permette continui approfondimenti.
Quali specie di uccelli accoglie in casa sua?
Al momento curo 12 canarini di razza Lizard e sei pappagalli inseparabili (Agapornis nigrigenis), ma negli anni curato varie altre razze di canarini e uccellini esotici. Come altri allevatori, studio come ottenere gli accoppiamenti tra i migliori esemplari per ottenere esemplari che godano di ottima salute e in grado di primeggiare alle gare e di migliorare gli standard estetici. Ma l’ornicoltore, spesso non si ferma alla cura dell’esemplare allevato. Ad esempio, io – ma tanti altri come me lo fanno – pratico quando posso il birdwatching sia qui in Alto Adige che ad, esempio, nel delta del Po. È una passione che si lega, per forza di cose, a quella per la Natura e l’ambiente in generale.
Facile obiezione: non vede una contraddizione tra il dichiararsi amanti della Natura e tenere degli animali in gabbia?
Capisco ma dobbiamo specificare che gli uccelli che alleviamo sono nati in gabbia e non sarebbero in grado di sopravvivere all’esterno. Noi ce ne prendiamo cura e facciamo in modo che abbiano tutto il benessere di cui hanno bisogno, anche in termini di cure veterinarie, cibo selezionato e spazio in voliera. Siamo assolutamente contrari alla cattura degli uccelli in natura e nessuno dei soci dell’associazione priverebbe mai della libertà un animale selvatico solo per rinchiuderlo in casa sua.
È presidente dell’Associazione Ornicoltori Atesini. Da quanti soci è composta e quali sono le iniziative che portate avanti?
L’associazione, che ha 67 anni di attività alle spalle, conta all’incirca 40 soci nella sezione di Bolzano. Facciamo parte della Federazione ornicoltori italiani (FOI), l’associazione nazionale, con sede a Piacenza, che riunisce tutti gli allevatori di uccelli d’Italia, sia professionisti che chi vi si dedica per diletto. Inoltre collaboriamo con l’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia. Ci tengo a sottolineare la collaborazione stretta con la Federazione Allevatori Conigli dell’Alto Adige (KVS) con cui abbiamo organizzato l’ultima bellissima mostra in Fiera a Bolzano nel dicembre 2022.
Le nostre prossime iniziative: saremo presenti alla Fiera del tempo libero a Bolzano con uno stand informativo (e tanti simpatici volatili) dal 28.4. al 1.5.2023 dove accoglieremo tutta la cittadinanza interessata e poi in autunno organizzeremo la consueta mostra ornitologica annuale, sede dell’evento e giorni dedicati in via di definizione.
Chi volesse prendere parte alla vita associativa, cosa deve fare?
La nostra associazione è alla ricerca di nuove leve. Credo, ad esempio, che chi frequenta la scuola professionale per l’Agricoltura o l’Istituto tecnico agrario potrebbe trovare da noi delle possibilità di mettere a frutto competenze apprese a scuola ma non ci sono prerequisiti. L’importante è amare il mondo degli uccelli e volerne capire di più. Chiunque ci può contattare attraverso il sito www.aoa-ovs.it
Autore: Nilo Ruggeri