La memoria del magnifico giardino Moser

Attualità | 3/11/2022

Giovedì 20 ottobre è stata inaugurata al Centro Trevi di via Cappuccini la mostra: “Canova per Bolzano: il ritorno di Amore e Psiche”, aperta ancora fino al 27 novembre (da lunedi a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 – ad ingresso gratuito).

Da un lato la mostra si inserisce nelle celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova, forse lo scultore neoclassico più conosciuto, dall’altro regala alla città di Bolzano il ricordo della magnificenza del Giardino Moser, un fiore all’occhiello della Bolzano ottocentesca di cui si era persa la memoria.

“L’intento di questa mostra – ci spiega il curatore Roberto Pancheri – è celebrare il bicentenario della morte di Antonio Canova attraverso una storia che ha un forte addentellato con la realtà locale. Non abbiamo in Alto Adige un originale di Canova, ma sappiamo che una copia del celebre capolavoro “Amore e Psiche giacenti”, di cui si conserva l’originale al Museo Ermitage di San Pietroburgo, era esposta in un giardino di Bolzano. La stessa venne acquistata nel 1868 da una nobile famiglia di Trento, i baroni Salvadori, che la portarono nella loro villa Margone, dove tuttora si trova. Gli attuali proprietari della villa, i signori Lunelli, hanno concesso in prestito temporaneamente quest’opera e quindi possiamo affermare che “Amore e Psiche” torna temporaneamente a Bolzano, dove il gruppo marmoreo è stato conservato per circa 50 anni in un meraviglioso giardino, purtroppo quasi interamente scomparso. Ce ne rimane testimonianza attraverso le foto d’epoca e soprattutto attraverso le descrizioni che viaggiatori e guide della città ci hanno dato. Ne rimane un piccolo frammento nel parco dell’Hotel Laurin, ma si trattava di un giardino molto più grande. Ricco di piante esotiche, di statue e dotato di un tempietto, ospitò questo gruppo marmoreo tra il 1816 ed il 1868, dopo un suo primo restauro.”

Pare che il gruppo sia arrivato in città a causa di un incidente…

“Si, questa è la parte che siamo riusciti a ricostruire su base documentale proprio in occasione di questa mostra. Questa copia canoviana dell’opera è giunta a Bolzano attraverso il convoglio che da Milano condusse a Monaco di Baviera i tesori d’arte dell’ex vicere del Regno d’Italia. Dobbiamo immaginare degli imballaggi che proteggono in casse di legno riempite di paglia, sculture, dipinti, mobili, argenteria ecc. Una di queste casse, durante il passaggio del convoglio attraverso la città di Bolzano, cadde dal carro e l’opera venne fortemente danneggiata. I carrettieri decisero di disfarsene, vendendola per poco prezzo a un cittadino di Bolzano, Karl Sigmund Moser, che oltre a essere un ricco conciapelli, era un intagliatore di presepi e quindi aveva la sensibilità artistica e il gusto per capire che si trattava di una opera importante; inoltre la grande passione di Moser era il suo meraviglioso giardino, di cui forse ora a Bolzano si è persa memoria. Attraverso questa mostra pensiamo di aver ricostruito un tassello della memoria urbana di Bolzano.”

Autore: Till Antonio Mola

Rubriche

Editoriale

Sportività

Devo dire che mi ha sorpreso non sentire pronunciare quasi per nulla questa parola, sportività, i...

Mostra altri
Editoriale
Balconorto

Un quadro di fine autunno

Di giorno sotto l’influsso di correnti settentrionali artiche ammiriamo cieli particolarmente lum...

Mostra altri
Balconorto
Senza Confini

Iniziare processi anziché possedere e difendere spazi

Dieci anni fa (24 novembre 2013) la pubblicazione di uno dei più importanti testi del pontificato...

Mostra altri
Senza Confini
Scorci del capoluogo

La strada dedicata a Enzo Ferrari in “zona”

Tra le via della zona industriale vi è quella che da via Alessandro Volta, attraversando via Giov...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
La Scena Musicale

Manuel Randi e Alex Trebo:la “talèa” della rigenerazione

Un nome decisamente azzeccato quello scelto dai due musicisti altoatesini per intitolare il loro ...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

Storia della posta nella valle dell’Adige

Accanto al fiorente servizio di trasporto fluviale sull’Adige gestito da alcune famiglie di Sacco...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia e architettura

I gioielli: preziosi particolari nei ritratti del Settecento

I ritratti del passato, con il loro fascino evocativo racchiudono in sé informazioni importanti s...

Mostra altri
Tra storia e architettura
Non sprechiamo!

Undicesimo comandamento: non sprecare

Quanti di noi possono sostenere di non essersi mai sentiti dire dai genitori, o di non avere mai ...

Mostra altri
Non sprechiamo!
La satira

Sinner for president

Il neo eletto presidente della Repubblica Italiana Jannik Sinner ha tenuto ieri il suo primo disc...

Mostra altri
La satira