Matteo De Checchi, insegnante e attivista, è anche uno dei referenti dello Spazio 77, un luogo di cittadinanza attiva in Via Dalmazia e ci spiega in cosa consiste questo progetto.
Quando è nato lo Spazio 77 e perché?
Lo Spazio è stato ufficialmente inaugurato nel gennaio del 2019. L’idea era, ed è ancora adesso, quella di creare uno spazio sociale in un quartiere con moltissime difficoltà. Volevamo, inoltre, costruire un luogo che potesse coinvolgere una serie di associazioni, realtà e reti che si rispecchiassero nei nostri valori: quelli dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessimo. Lo zoccolo duro del progetto è formato da una quindicina di individui e intorno a loro girano quaranta o cinquanta persone che supportano l’iniziativa. Lo Spazio è indipendente, non riceve quindi contributi, ma viene sostenuto dai singoli che possono mettere una quota individuale a scelta.
Quali sono le attività che organizzate?
Una delle attività in corso è la ciclo officina. Una volta a settimana è possibile venire al 77 e sistemare la bicicletta gratuitamente. Un’altra attività è quella di raccogliere materiale scolastico e darlo alle famiglie che non sono riuscite, per problemi finanziari, a comprare il materiale ai loro figli. Abbiamo uno sportello tecnologico dove aiutiamo a scrivere il curriculum e ad avviare al lavoro chi lo richiede. C’è anche uno sportello legale dove l’avvocato Nicola Ponzi spiega in quali uffici andare a seconda della necessità del richiedente e pubblicizza il patrocinio gratuito, cioè il diritto di avere l’avvocato gratuito in Italia. Abbiamo un corso “scioglilingua” per il tedesco base.
Organizziamo anche diversi eventi, come ad esempio delle presentazioni di libri. Negli ultimi mesi molti di questi eventi sono collegati alla questione ambientale, abbiamo infatti una buona collaborazione con XR (Extinction Rebellion), che è un’associazione che lotta per la tutela dell’ambiente. Il 30 settembre inoltre ospiteremo al 77 un’associazione di Verona, di nome “Pink Refugees”.
È un’iniziativa che si prende cura in particolare dei migranti che arrivano in Italia e che fanno parte della comunità LGBT+.
Come mai lo Spazio 77 è così speciale?
Quando siamo arrivati nel quartiere di via Dalmazia, siamo stati guardati all’inizio con diffidenza, ma con il tempo abbiamo conquistato la fiducia del quartiere e in molti si sono fatti coinvolgere, dai più giovani ai più anziani.
Autrice: Sarah Sartoretto COOLtour