I 90 anni del Convitto “Damiano Chiesa”

Attualità | 5/5/2022

Inaugurato ufficialmente il 30 aprile 1932 da Emanuele Filiberto duca di Savoia alla presenza della madre di Damiano Chiesa, l’istituto di via Fago ha ospitato per molti anni migliaia di bambini e ragazzi: convittori iscritti alle scuole superiori della città e semiconvittori delle scuole elementari e medie annesse. Dal 2001, anno in cui il Convitto è diventato provinciale, è una moderna istituzione pedagogica che ospita solo convittrici e convittori frequentanti gli istituti secondari di secondo grado di Bolzano, seguiti e supportati nello studio dal personale educativo. Mercoledì 25 maggio si svolgerà la grande festa per il 90esimo compleanno del Convitto.

Mercoledì 25 maggio 2022 alle ore 16 il Convitto “Damiano Chiesa” di Bolzano festeggerà i 90 anni dalla sua istituzione come Convitto nazionale (inaugurato ufficialmente il 30 aprile 1932) e i venti anni di attività come Convitto provinciale (passaggio avvenuto con l’anno scolastico 2001/2002).
I festeggiamenti si terranno presso il Convitto stesso in via Fago con inizio alle ore 16: ad un primo momento ufficiale con i discorsi di rito e i saluti delle istituzioni, seguiranno delle esibizioni musicali di alcune/i ragazze/i dell’istituto e della Banda Mascagni (che da alcuni anni è ospite della struttura per le prove); vi sarà inoltre la possibilità di visitare una mostra di documenti e foto d’epoca; un rinfresco concluderà la giornata in modo conviviale.

LA STORIA DEL CONVITTO
Il Convitto Nazionale “Damiano Chiesa” di Bolzano, istituito con R.D. nel 1931 (come ultimo nato tra i convitti italiani), occupa l’ex “Hotel Regina” (ex “Hotel Sonnenhof”), costituito da due fabbricati con parco, che viene acquistato in aprile per £ 1.050.000, ristrutturato con uno stanziamento di £ 300.000 e dato “in uso gratuito e perpetuo” al Convitto. Intitolato al patriota trentino Damiano Chiesa, l’istituto, con scuole elementari interne, inizia la sua attività già dal 1° ottobre di quell’anno.
La decisione rientra certamente nella politica di italianizzazione dell’Alto Adige allora perseguita ed è voluta dallo stesso Ettore Tolomei. “Il nuovo istituto di educazione ben risponde al duplice fine di agevolare gli studi ai giovani delle terre redente e d’irradiare in esse la nostra cultura e le idealità nazionali”, si disse. Nel 1934 venne edificato un terzo fabbricato al di là della strada con palestra, teatro e cortile.
Negli anni 1943/45, in seguito all’occupazione nazista, il convitto sospende la propria attività didattica e l’edificio, requisito dall’esercito tedesco, viene adibito ad ospedale militare. Terminata la guerra il comando dell’esercito inglese ne fa la propria sede operativa; l’attività didattica riprende il 1° ottobre 1946.
Dopo quasi tre decenni, con il D.P.R. 417/1974 viene finalmente prevista, all’interno dello stato giuridico degli insegnanti, l’istituzione del ruolo provinciale del personale educativo, equiparato giuridicamente ed economicamente al personale docente della scuola elementare.
A partire dagli anni Settanta si registra una diminuzione dei convittori ed un considerevole aumento dei semiconvittori, frequentanti la scuola elementare e la scuola media inferiore interne. La tendenza si inverte dalla seconda metà degli anni Ottanta con il diffondersi del tempo pieno nelle varie scuole di quartiere, che provoca invece una progressiva diminuzione della richiesta di iscrizioni di semiconvittori; dall’anno scolastico 1995/96 vengono così soppresse le due scuole annesse, cosa che comporta ovviamente un rapido calo della richiesta di iscrizione di semiconvittori (scomparsi del tutto dall’anno scolastico 2001/2002), compensato da un progressivo aumento dei convittori frequentanti le scuole superiori cittadine, che arriverà a contare oltre le sessanta presenze. Dall’anno scolastico 1996/97 la scuola elementare di quartiere in lingua italiana ”Antonio Rosmini” occupa l’ala del convitto precedentemente utilizzata dalle scuole annesse, con la possibilità di usufruire della mensa.
Il D.L. 434/1996 sancisce il passaggio alla Provincia Autonoma di Bolzano delle competenze statali sulla scuola, prevedendo all’art.14 anche il passaggio del personale direttivo ed educativo nei modi previsti per il personale insegnante e il trasferimento alla Provincia dei beni mobili e immobili dell’istituto. Nel 1998 viene firmato il primo Contratto collettivo provinciale della scuola, che comprende anche il personale educativo.
La L.P. 9/2001 decreta, a settant’anni dalla sua istituzione, la trasformazione del Convitto “Damiano Chiesa” da “Convitto Nazionale” in “Convitto Provinciale”, che diventa “una struttura convittuale e formativa provinciale destinata a studenti e studentesse frequentanti le scuole secondarie” e concorre altresì “alla realizzazione di attività di formazione in servizio destinate al personale scolastico”.
Dall’anno scolastico 2016/17 l’ospitalità del convitto si allarga anche alle alunne convittrici, che dalle cinque unità del primo anno sono aumentate fino a rappresentare oggi circa la metà degli iscritti.
Infine, dall’anno scolastico 2019/20 all’amministrazione del Convitto provvede l’ITCAT “Delai”.

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