Sono ormai 5 anni che, all’interno dell’ospedale di Bolzano, un volenteroso gruppo di donne di ogni età porta avanti un progetto di fondamentale importanza per numerosi neonati, e spesso per le loro famiglie, che si trovano in situazioni tutt’altro che semplici. Quella che andiamo a proporre oggi è una storia mai raccontata sui media locali, una storia tutta al femminile nata per ricoprire lacune burocratiche attraverso azioni volontarie di umanità. Abbiamo parlato con Alessia Toniatti, dirigente e coordinatrice dell’iniziativa in Azienda Sanitaria, e le dottoresse Donatella Mascheroni e Petra Wanker.
I neonati non possono stare soli
“Il progetto ‘mamme per tutti’ è nato per un’esigenza del reparto pediatria all’interno dell’ospedale. Lavorando in terapia intensiva neonatale sappiamo che un bambino non può essere ricoverato in assenza di un adulto; questo – spiega Mascheroni – causa un grande problema: laddove non è presente un genitore, o per esigenze di tipo lavorativo non può essere presente in ospedale 24 ore su 24 (come richiesto), serve un altro adulto che garantisca la propria presenza e si prenda cura del neonato. L’idea che ci è quindi venuta in mente è stata quella di far accedere alcune volontarie che sostituissero la figura del genitore donando il proprio tempo al bambino.”
Se sul piano teorico e organizzativo l’idea sembra concretizzabile, sul piano burocratico non è tutto così semplice: “offrendo questo servizio, vista la responsabilità, è necessario fornire alle volontarie un’assicurazione.” Ed è qui che, nel 2017, entrano in gioco Toniatti e Wanker, la prima in qualità di dirigente, la seconda come vicepresidente dell’Associazione prematuri Alto Adige, “un gruppo, questo, di genitori e simpatizzanti – specifica Wanker – formato per aiutare i neonati e le loro famiglie”. L’Associazione, tesserando le volontarie che sarebbero poi entrate in contatto con i neonati, avrebbe garantito a queste ultime l’assicurazione.
“Tutt’oggi – nonostante le ulteriori difficoltà causate dall’emergenza sanitaria – proponiamo questo aiuto ai genitori che pensiamo siano in difficoltà; il loro consenso è giustamente obbligatorio. Le volontarie sono tutte vaccinate e utilizzano ffp2.” evidenzia Mascheroni.
Il valore della vicinanza
“Per un bambino avere 20 persone che si alternano intorno a sé non è sicuramente d’aiuto, garantire una continuità avendo sempre le stesse volontarie per il medesimo neonato è importante” racconta Toniatti che, sentito il personale sanitario, organizza la presenza e i cambi delle volontarie che prestano il servizio. “Le ‘mamme per tutti’ non si sostituiscono al personale sanitario, ma garantiscono a questo di svolgere il proprio lavoro al meglio, senza occuparsi anche del resto” dice Toniatti. “I più grandi, inoltre, manifestano la volontà di interagire con un adulto, e questo è fondamentale per il loro sviluppo e per l’aspetto psicologico. L’interazione – conclude Mascheroni – è importante quanto mangiare e può evitare ripercussioni dannose sullo sviluppo cognitivo del bambino dovute all’assenza di una figura adulta.”
Autore: Andrea Dalla Serra