Andrea Bernard, regista e teatrante, e Salvatore Cutrì, attore formatosi a Napoli, ci raccontano il progetto “Insieme/Zusammen”, ideato in collaborazione con Elena Beccaro e sostenuto nella sua seconda edizione dal teatro Cristallo di Via Dalmazia.
In cosa consiste il progetto?
Il progetto nasce dall’idea di stimolare il pubblico in modo diverso. Volevamo andare oltre al teatro tradizionale e quindi siamo partiti da una domanda: “quando abbiamo smesso di vivere insieme?”. Ci siamo chiesti se il motivo del nostro allontanamento dagli altri fosse solo causa del lockdown o se ci fossero altri motivi più intimi. Questa domanda l’abbiamo racchiusa in una scatola interattiva e l’abbiamo proposta al pubblico. La voce narrante di Sebastian guida lo spettatore, che diventa in qualche modo attore, a compiere un’esperienza unica.
Com’è nata l’idea?
L’esperienza che abbiamo voluto ricreare è quella di un teatro sensoriale in cui, attraverso l’olfatto e il tatto, viene risvegliata la memoria. Le vicende personali vengono destate attraverso il racconto di una storia che invita lo spettatore ad utilizzare gli oggetti contenuti nella scatola e a rispondere alla domanda posta all’inizio. La scatola nasce quindi da una necessità di arrivare nell’intimità delle persone. Nella sfortuna del lockdown, la fortuna è stata che a Bolzano si sono aperti molti bandi riguardanti il teatro e, grazie alla vincita del bando di Weigh Station, siamo riusciti a realizzare il nostro progetto.
A quale pubblico vi siete rivolti?
Il progetto si rivolge a tutti, l’unica parte di pubblico che abbiamo escluso sono i bambini, poiché non sono ancora entrati nella fase di crisi che riguarda l’età adulta e di conseguenza non potrebbero comprendere la performance. In qualche modo quest’esperienza serve per fare tornare bambini gli adulti e per scaturire degli stimoli profondamente ingenui e infantili.
Qual è l’obiettivo del progetto?
L’obiettivo è lo stesso che ci poniamo ad ogni spettacolo, e cioè smuovere lo spettatore e cercare di provocarlo. La vera arte è quella che muove qualcosa in chi la guarda e che risveglia anche gli animi più assopiti, altrimenti non è arte.
Autrice: Sarah Sartoretto COOLtour