L’importanza di dialogare con i giovani

Attualità | 14/10/2021

L’assessore al sociale del Comune di Bolzano Juri Andriollo e il giovane consigliere Ab Chniouli dicono la loro da una parte sui provvedimenti adottati nel centro del capoluogo per arginare le “derive” e dall’altra della necessità di dare ai giovani i loro spazi, fisici ma non solo, per potersi ritrovare ed esprimere.

“I ragazzi di oggi hanno un tasso di sensibilità e un livello culturale molto più elevato delle generazioni che li hanno preceduti, e si pongono su livelli di ragionamento che non sono più quelli di una volta. Per questo la chiave di lettura nei loro confronti è più complessa per noi adulti. Ma la società di oggi deve investire di più sui giovani perché sono loro il nostro futuro”.

Juri Andriollo


è una presa di posizione forte quella dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Bolzano Juri Andriollo, mentre ci racconta il suo punto di vista sulla situazione che ruota attorno a Piazza delle Erbe e agli spazi vivibili mancanti per i più giovani. Un tema, questo, esploso definitivamente dopo le proteste dei residenti della zona che non riescono più a chiudere occhio durante i weekend a causa del troppo rumore provocato da chi la piazza la vuole vivere. Il sindaco Renzo Caramaschi è intervenuto cercando un punto d’incontro attraverso un’ordinanza che vieta il consumo di alcolici dopo le 23.30 per strada e l’uso di casse per la musica. Un ‘freno’ che non risolve però il problema di fondo della mancanza di nuove aree per i ragazzi e che non aiuta a correggere una narrazione spesso distorta del mondo giovanile di oggi.
“Siamo consci che Bolzano abbia bisogno di spazi dove i ragazzi possano esprimersi con libertà e in maniera rumorosa. Ci stiamo lavorando, abbiamo delle idee che si focalizzeranno su un nuovo utilizzo di determinate aree della città. Ma è importante sottolineare come questo non sia una problematica circoscritta al centro storico, ma che tocca anche gli altri quartieri e le zone di periferia”, prosegue Andriollo. Si tratta esattamente di quelle porzioni di città in cui le offerte di svago e culturali sono minori e che vedono un maggior rischio di diffusione di microcriminalità giovanile. Senza generalizzare, però. I gruppi di ragazzi più vivaci e ai limiti della delinquenza ci sono sempre stati e sempre ci saranno. “Dire che la generazione di oggi sia peggio di quella di una volta è una cosa falsa e senza senso. Una condanna che i ragazzi non meritano. Purtroppo l’aver convogliato molte situazioni di disagio in alcune parti della città ha amplificato il problema”, puntualizza l’assessore.

Ab Chniouli


E all’orizzonte le soluzioni concrete sono poche. “Piazza delle Erbe è un aggregatore naturale per i giovani. Cercare di ‘spostarla’ all’interno di un altro contesto porterebbe con sé dietro gli stessi problemi che già esistono. Le offerte vincenti le creano per ora gli esercenti privati, con aperitivi ed eventi, ma sono anche quelli che più patiscono l’attuale freno imposto alla piazza. Mi piacerebbe prendessero vita rassegne e festival oer dare anche un ritorno in termini culturali e sociali ai ragazzi”, spiega Abdallah Chniouli, giovanissimo consigliere comunale di Bolzano, che i problemi dei ragazzi li conosce bene. E poi si espone: “Vedo molta potenzialità nel NOI Techpark, il parco tecnologico di Bolzano Sud. È un polo che può crescere con il futuro arrivo della Facoltà di Ingegneria, perché riunirà studenti, imprese, adulti e spazi verdi”.

foto principale: Museion Cafè

Autore: Alexander Ginestous

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