Ad un anno dalle elezioni comunali di Bolzano, il giovane consigliere della circoscrizione di Europa-Novacella Mirko Bez propone un suo focus sulle esigenze del proprio quartiere e sui rapporti tra politica locale e cittadinanza, raccontando la sua esperienza segnata dal Covid-19.
Come sta procedendo il lavoro in circoscrizione?
Quest’anno abbiamo svolto la maggior parte delle nostre sedute in modalità online. Sembra banale dirlo ma, non potendo ritrovarci in presenza ed essendo questo il primo anno di attività, non si è creato un rapporto diretto tra tutti i consiglieri; spesso le idee migliori nascono dai confronti informali che avvengono anche al di fuori della riunione, non avendo queste occasioni è stato difficile proporre nuove idee per migliorare la vita del quartiere.
Facciamo un salto indietro: da dove nasce il tuo interesse per la circoscrizione e perché hai scelto di impegnarti politicamente?
Ho vissuto tanti anni a Europa-Novacella; qui ho svolto l’intero percorso scolastico e, dunque, conosco bene il quartiere. Vedendo altri miei coetanei impegnarsi in politica, proprio nelle diverse circoscrizioni, ho scelto di seguirli candidandomi alle elezioni comunali dello scorso anno.
Dopo questa breve esperienza, ancora da concludere, credi che le circoscrizioni abbiano una loro valida utilità?
L’esperienza fatta finora mi ha fatto capire le esigenze di tutti, dalle famiglie ai più giovani. In consiglio di quartiere si fa la differenza nelle piccole cose, per il resto c’è sempre il Consiglio Comunale. Credo, inoltre, che impegnarsi in qualcosa sia sempre meglio di stare fermi a guardare, se poi si riesce effettivamente a migliorare e portare avanti ciò che si ritiene giusto ben venga.
Ad esempio? Quali sarebbero le priorità per Europa-Novacella?
In primo luogo, da parte della cittadinanza si percepisce l’impossibilità di organizzare eventi all’aperto, feste di quartiere, e trovare luoghi di aggregazione, sia per giovani che per gli anziani. Questa è una problematica che andrebbe risolta. Penso comunque che il nostro compito, come consiglieri, sia quello di cercare di migliorare la qualità della vita quotidiana dei residenti attraverso interventi mirati. Tuttavia, non bisognerebbe dimenticare la visione di insieme del quartiere, attuabile attraverso progetti di più ampio respiro come il rifacimento di via Palermo e la rivalutazione di zone centrali per la vita del quartiere come, ad esempio, il progetto SoBo, che permetterebbe la rivalutazione della zona commerciale tra via Torino, via Dalmazia, via Rodi e piazza Matteotti. Inoltre, sarebbe da mettere in atto la progettazione di nuove aree verdi, replicando l’esperienza positiva di piazza Ziller e di piazza Don Rauzi dove, in uno spazio già esistente, sono state create delle aree verdi vivibili.
Infine, ma non per importanza, si dovrebbe cercare di collegare le varie ciclabili tra loro, così da tutelare maggiormente gli utenti della strada, incentivando l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti all’interno del quartiere o nei quartieri limitrofi. Questo avrebbe anche delle ripercussioni positive sul commercio di vicinato.
Autore: Andrea dalla Serra