Anima e corpo per l’arte

QuiIntervista | 22/2/2024

Dopo gli anni di formazione trascorsi fra Venezia, dove ha frequentato il liceo artistico e  Urbino, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, il bolzanino Marco de Sio, classe 1972, si è dedicato anima e corpo all’arte. Egli è artista nel senso più antico del termine, vive della propria arte senza ricorrere a quei compromessi che gli renderebbero le cose più facili. Innamorato del suo mestiere e dei suoi soggetti, de Sio è in continua formazione e ricerca. 

La cosa che più mi piace di me.

La voglia inesauribile di migliorarmi.

Il mio principale difetto.

Credere ancora nella possibilità di migliorare.

Il mio momento più felice.

Quando ho sentito la vocazione alla pittura.

La persona che ammiro di più.

Quella che desidera essere sé stessa.

Un libro sull’isola deserta.

Tempi andati di Llewelyn Lloyd.

La mia occupazione preferita.

Dipingere e camminare.

Il paese dove vorrei vivere.

L’Italia, nonostante tutto.

Il mio piatto preferito.

Pollo con verdure.

Non sopporto…

Fare le cose senza passione.

Per un giorno vorrei essere…

Discepolo di Velasquez.

La mia paura maggiore.

Le vertigini.

Nel mio frigo non manca mai…

La verdura.

Se fossi un animale sarei..

Un orso polare.

Mi sono sentito orgoglioso quando…

Ho capito qualcosa.

Il mio motto.

Non esistono le cose, ma i toni.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.

Girare a piedi l’Italia.

Il giocattolo che ho amato di più.

Le macchinine.

I miei poeti preferiti.

Pavese, Merini, Neruda, Baudelaire.

I miei pittori preferiti.

Velasquez, Mancini, Morelli, Rembrandt, Caravaggio, Sargent, Favretto…

Il dono di natura che vorrei avere.

Poter volare.

Non sopporto…

L’indolenza.

Dico bugie solo…

Per temporeggiare.

Dove mi vedo fra dieci anni.

Al cavalletto.

L’ultima volta che ho perso la calma.

L’anno scorso.

Da bambino sognavo…

Di essere Ercolino.

Autrice: Rosanna Pruccoli

Rubriche

Editoriale

Un lavoro “giusto”

A cinque anni di distanza dalla rilevazione effettuata su questo tema nel 2019, l’Istituto altoat...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Non c’è autonomia senza responsabilità e solidarietà

La Repubblica italiana, per quanto “una e indivisibile”, “promuove le autonomie locali”. La Costi...

Mostra altri
Senza Confini
Scorci del capoluogo

Con una via si ricorda Werner von Siemens

Tra le vie della zona industriale dedicate a protagonisti di scienza e tecnica vi è via Werner vo...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
La Scena Musicale

Davide Burattin: Dropout nuovo capitolo

Sono trascorsi due anni da quando il bolzanino trapiantato a Osaka Davide Burattin – in arte Drop...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

L’importanza dei ponti sull’Adige

Pons Drusi è i primo nome noto dell’odierna Bolzano. Dove esattamente si trovasse questo strategi...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia e architettura

Aliza Mandel: la storia di un’artista e del suo peregrinare 

La sua fu una vita segnata dagli spostamenti continui, dai traslochi, dai nuovi inizi in nuovi am...

Mostra altri
Tra storia e architettura
#qui_foodstories

Meringata al limone

Ingerdienti Per la pasta frolla(stampo da crostata da 24 cm con fondo amovibile)200 g farina 0010...

Mostra altri
#qui_foodstories