L’arte dell’osservazione

QuiIntervista | 14/12/2023

Qui Intervista a Anuschka Prossliner, un’artista di grande sensibilità, donna curiosa, indipendente, sagace. Affascinata dal quotidiano riesce a trovarvi scampoli di humor o viceversa pause poetiche. L’osservazione e la riflessione sono costanti nella sua vita e si riflettono nella sua arte che varia e muta in una ricerca entusiasta. Nata a Bolzano, risiede fra Merano e Fiè alla Sciliar. Dopo la Scuola d’arte di Ortisei si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha poi proseguito i suoi studi post-laurea presso la Facoltà di Belle Arti di Siviglia e all’Università  Complutense di Madrid.

La cosa che più mi piace di me.

Taccio, quando non ho niente da dire. 

Il mio principale difetto.

L’incoerenza.

Il mio momento più felice.

Vari, ma tutti in compagnia di un cane.  

La persona che ammiro di più.

Sono tante, ma in questo momento mi viene in mente Anton Zeilinger.

Un libro da portare sull’isola deserta.

Probabilmente “Mein Name sei Gantenbein“ di Max Frisch. 

La mia occupazione preferita.

Fantasticare.

Il paese dove vorrei vivere.

Mi piace l’Italia.

Il mio piatto preferito.

Spaghetti aglio olio e peperoncino, con un bicchiere di vino rosso.

Non sopporto…

L’ingiustizia.

Per un giorno vorrei essere…

Un animale felice.

La mia paura maggiore.

Che soffrano gli esseri che amo.

Nel mio frigo non manca mai…

Il burro.

Se fossi un animale sarei…

Una lucertola.

Mi sono sentito orgogliosa di me stessa quando…

Sono andata in deltaplano.

Il mio motto.

Niente è certo.

Il capriccio che non mi sono mai tolta.

Spendere troppo per delle cose futili.

I miei poeti preferiti.

Julio Cortázar, Rainer Maria Rilke.

I miei pittori preferiti.

Giorgio Morandi, Francis Alys, Sean Scully – tutti coloro che riescono a trasmettere tanto con poco. 

Il dono di natura che vorrei avere.

Poter parlare con gli animali.

Dico bugie solo…

Per non ferire.

Il colore che preferisco.

Mi piacciono tutti, dipende dalla costellazione.

L’ultima volta che ho perso la calma.

Sono raramente calma.

Da bambina sognavo…

Di essere una ballerina o una spia famosa. 

Autrice: Rosanna Pruccoli

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