Un weird western per conoscere i pellerossa

Cultura e spettacolo | 25/11/2021

Il termine tecnico per descriverlo è “weird western”, che in italiano di potrebbe tradurre con “Fantawestern”, un filone letterario che mescola western e fantasy, horror o fantascienza. Un genere che lo scrittore bolzanino Andrea Zanotti ha utilizzato per il suo ultimo libro, “Inno cannibale” (edizioni Dark Zone): quasi trecento pagine fresche di tipografia che sembrano destinate a diventare un cult fra gli appassionati del genere. Zanotti non è nuovo a questo tipo di scrittura: ha sfruttato le atmosfere western con “Voodoo”, e il fantasy – horror sembra quasi un filo conduttore che unisce le sue tante opere (“Dracophobia” in primis, giusto per fare un esempio).
Ma con “Inno cannibale” Andrea Zanotti compie un passo in più, e nel narrare una storia avvincente regala ai suoi lettori uno spaccato degli Stati Uniti in un periodo storico poco conosciuto, o comunque poco studiato da questa parte dell’Oceano: quello dopo la guerra di Secessione. L’autore snocciola nomi di personaggi che sono entrati nell’immaginario collettivo, da Toro Seduto al generale Custer, dal presidente Johnson a Geronimo, li fa interagire e ambienta dunque la trama del libro in una precisa dimensione spazio temporale, descrivendo in sottofondo i fatti storici realmente accaduti.
E la trama è pane per i denti degli appassionati del genere.
Black Mamba, donna-medicina a capo della tribù dei Senza-lingua, ha convocato il cerchio degli Elders, gli anziani capi di tutte le genti pellerossa. Nuovi alleati sono disposti ad aiutare le tribù contro i visi pallidi, è sufficiente unirle per innalzare l’inno cannibale, anche se l’intero ordine del creato verrà sconvolto dal rito, dato che Black Mamba vuole risveglierà Yužáža, “Colui che sgozza gli Dei”. Ma le grandi manovre dei selvaggi non passano inosservate al colonnello Souther, gerente della Clinica psichiatrica federale nr. 51. Sta a lui risolvere il problema dei “musi rossi”. Ma chi spedire in Sierra Nevada, nel covo della sciamana? La scelta cade su Marc Trementina De La Cruz, il suo compare Jo Occhiomoscio e il resto della loro improbabile banda di antieroi. Solo serpi di quella risma potranno resistere a ciò che li attende in quelle lande infestate: Wendigo, Skinwalker, Si-Te-Caha e tutte le leggende da incubo dei nativi, riportate in vita dalle malie di Black Mamba.

Autore: Luca Masiello

Rubriche

Editoriale

Cutro

Anche noi del profondo nord abbiamo seguito sui media il drammatico naufragio in Calabria, che è ...

Mostra altri
Editoriale
Balconorto

Petricore

Non piove. Tuttora niente piogge in vista. Ci aspettano giornate asciutte e soleggiate. Giovedì s...

Mostra altri
Balconorto
Senza Confini

Post-pandemia: diamo ai giovani le chiavi del futuro

Tre anni fa in questi giorni il lockdown. Strade deserte, scuole e chiese chiuse, paura. Le ordin...

Mostra altri
Senza Confini
Monumenti da Riscoprire

La via dedicata all’artista Albrecht Dürer

Tra le vie minori della zona produttiva vi è via Albrecht Dürer, pittore e incisore germanico nel...

Mostra altri
Monumenti da Riscoprire
La Scena Musicale

Cinque ragazzi bolzanini alla corte della Disco Music

Quello della Disco Music è un mondo molto complesso, basta aprire l’ottimo volume uscito per Hoep...

Mostra altri
La Scena Musicale
La satira

Rifugiopoli

“Le Dolomiti sono Patrimonio Unesco e, proprio per questo motivo, tutta l’umanità deve avere il d...

Mostra altri
La satira
#qui_foodstories

Sfere di polenta

Ingrdienti 500 g di polenta istantanea500 g di lenticchie precotte500 g di spinaci freschiSale Pr...

Mostra altri
#qui_foodstories
Te Ricordet... Laives

La visita del prefetto Podestà

Sua Eccellenza Agostino Podestà era prefetto di Bolzano dal febbraio 1940, XVIII dell’era fascist...

Mostra altri
Te Ricordet... Laives
La Città Digitale

Due chiacchiere con… l’intelligenza artificiale

Negli ultimi tempi hanno preso piede in maniera esponenziale alcune nuove tecnologie legate all’i...

Mostra altri
La Città Digitale