Chiacchierata con Laura Ghirardini, corista del coro Artemisia di Laives che ci ha raccontato la ripartenza del settore e delle attività. Con la gioia del poter ritornare a provare dal vivo e la speranza di potersi presto esibire davanti al pubblico.
Riparte la cultura e riparte la musica. A Laives tornano a farsi sentire le voci dei cori. Lo racconta Laura Ghirardini, corista del Coro Artemisia e membro del direttivo nella neonata Associazione di Promozione Sociale Monti Pallidi.
Innanzitutto, come è nata la Sua passione per il canto? A me è sempre piaciuto cantare e cercavo un momento giusto della mia vita per avere il tempo di poterlo fare. Il Coro Artemisia è stata un’occasione.
Come si è avvicinata al Coro Artemisia? Sono entrata nel coro qualche mese dopo la sua fondazione, nel 2015, perché l’ho saputo da una mia amica che già ne faceva parte. Da tempo cercavo un coro in cui cantare, ma a Bolzano le compagini a cui mi ero rivolta erano troppo impegnate. Da un gruppo di amiche la cosa si è allargata per passaparola, e si è arrivati alla realtà di adesso, con 58 voci di tutte le età.
E durante la pandemia? Grazie alla disponibilità assoluta di entrambi i maestri, Paolo e Lorenza Maccagnan, abbiamo provato online. Ora abbiamo ripreso a provare dal vivo, a piccoli gruppi.
Ora è nata anche l’Associazione. Sì, il coro ha preso un’altra dimensione dal punto di vista organizzativo, perché siamo in tanti. L’associazione riunisce le cinque compagini corali: il coro maschile Monti Pallidi, quello femminile Artemisia, Schola Cantorum, il coro giovanile e quello dei bambini. Si sentiva la necessità di avere un’organizzazione unitaria, oltre che la necessità di avere qualcuno che si occupi, in forma volontaria ma costante e strutturata, dell’aspetto organizzativo.
Cosa vuol dire per Lei essere membro del direttivo? In un gruppo così grande deve esserci qualcuno che faccia una serie di operazioni necessarie affinché l’apparato vada avanti. Personalmente penso che se una cosa ti piace e ti fa bene, devi anche essere disposto ad impegnarti perché questa cosa funzioni, quindi ho accettato di fare parte del direttivo. Ho la possibilità di farlo, in questo momento della mia vita, e di dedicarci tempo ed energie con piacere.
E fare parte del coro? Ho sempre cantato per conto mio e mi è sempre piaciuto esprimermi con la voce. Cantare insieme è una grande emozione, perché senti la tua voce che con quella di tutti gli altri diventa un unicum. È bellissima la commistione di tonalità diverse, ed è una fortissima emozione che mi dà un’energia incredibile.
Quando tornerete ad esibirvi? Ci stiamo organizzando nell’ipotesi che la situazione sanitaria ci permetta di fare dei concerti in presenza. Abbiamo già delle date fissate per dei concerti all’aperto i primi di settembre, delle rassegne corali e anche per possibili concerti natalizi.
Autrice: Ana Andros COOLtour
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