Vadena: tra libri e natura

Attualità | 8/4/2021

Martine Parise, insegnante di ruolo di lingua italiana nella scuola provinciale tedesca “Istituto Tecnico Agrario Laimburg”, è stata assessora alla cultura e scuola italiana nel Comune di Vadena dal 2015 al 2020 e attualmente è vicesindaca con deleghe alla scuola e alla cultura in lingua italiana, alla biblioteca, alla viabilità, alla sanità e ai servizi sociali. Com’è stato l’ultimo anno per Vadena? Ecco le risposte di Martine Parise.

Come avete affrontato, voi della Biblioteca Comunale di Vadena, le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria? 
Il 2020 è stato un anno difficile dettato dalle chiusure e dalle restrizioni forzate che hanno determinato l’annullamento di molte iniziative culturali, come ad esempio l’inaugurazione della nuova biblioteca, le letture performative a cura di Sagapò Teatro con i bimbi delle scuola dell´infanzia o gli incontri di scrittura creativa su argilla nelle scuole a cura della ceramista locale Veronica Muchideni.
Nonostante le evidenti difficoltà, l’Amministrazione comunale di Vadena, in collaborazione con il Consiglio di biblioteca e le scuole, ha sempre cercato soluzioni alternative per valorizzare la biblioteca come polo culturale attivo. Abbiamo dunque promosso il “prestito alla finestra” e le restituzioni tramite book box. Il reading musicale con Barbara Gramegna ed Elisa Venturin in occasione della festa della mamma è stato organizzato a porte chiuse e trasmesso in streaming sulla pagina facebook “Vadena cultura e societá-Pfatten Kultur und Gesellschaft”.

Come ha risposto la cittadinanza? 
Molto bene. Anche grazie alla creatività e all’ottima sinergia tra i membri del Consiglio di Biblioteca. Insieme abbiamo elaborato strategie per non perdere per strada i nostri lettori. Da qui l’idea del concorso “leggi e vinci”. La cittadinanza ha capito che la Biblioteca di Vadena non vuole essere soltanto una sterile sede depositaria di libri e cultura, ma anche un luogo di incontro e confronto, uno spazio in cui poter condividere un sapere da far evolvere in una prospettiva integrativa e partecipativa rivolta a tutta la comunità. 

Quali novità si prospettano a Vadena nei prossimi mesi? 
In un momento come questo credo fortemente in un approccio programmatico ottimista alle attività culturali. Bisogna guardare avanti mirando al coinvolgimento della cittadinanza, quanto più possibile in iniziative concrete e su vari settori di interesse. Le proposte pianificate per il 2021 spaziano quindi su più fronti: la realizzazione di un’installazione di arte urbana per incentivare il book crossing a opera di outbox con il coordinamento di Egeon (Matteo Picelli), un progetto di supporto scolastico per i nostri piccoli studenti, il reading musicale per la Festa della Mamma e incontri per lavorare la ceramica consultando le riviste a tema presenti in biblioteca. Proponiamo inoltre passeggiate naturalistiche con un esperto di avifauna, un concerto jazz sul lago di Caldaro con un esperimento di lettura, un corso per insegnare ai bambini a costruire aquiloni e l’incontro degli studenti delle nostre scuole primarie con Petra Cola, famosa influencer alpina mondiale. Ce n’è per tutti i gusti, insomma!

Credi che le normative vigenti abbiano cambiato il rapporto dei cittadini con la natura e l’attività motoria? 
Mi piace guardare sempre il lato positivo delle cose, anche quando intorno spirano venti di difficoltà. Nell’ultimo anno ho potuto osservare una frequentazione degli spazi aperti del paese di gran lunga superiore al periodo pre-covid. Sono in molti ad aver riscoperto Vadena, penso per esempio all’argine del fiume Adige per passeggiare e correre, per non parlare della nostra strada forestale che conduce a Monticolo. Posso affermare di aver visto in giro persone in quasi ogni angolo del paese a piedi con lo zaino sulle spalle. Credo che questa pagina triste della storia abbia comunque avvicinato i cittadini alla natura e all’attività fisica all’aperto. 

Quali credi che saranno i più grandi cambiamenti che rimarranno a livello locale quando si risolverà la crisi sanitaria? 
Penso che questo modo di vivere la natura e gli spazi aperti resterà per sempre. Abbiamo riscoperto la bellezza di una semplice passeggiata e abbiamo allenato i nostri occhi a soffermarci sui piccoli dettagli della natura. Il modo diverso di vivere a cui siamo stati costretti ha consentito a molti di riscoprire le bellezze del paese, forse prima un pochino snobbate. Se pensiamo al territorio che spazia dalla frazione Klugghammer sul lago di Caldaro al bellissimo Monte di Mezzo con i suoi innumerevoli sentieri dalla Laimburg ai laghi di Monticolo, possiamo affermare con orgoglio di essere fortunati a Vadena, diciamocelo pure! 

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