Da diversi anni fa parte del corpo dei Vigili del fuoco volontari di Salorno e nel 2019 ne è diventato il comandante. Christopher Nardin, classe 1987, ci spiega questa sua grande passione alla quale dedica tanto tempo e dedizione.
Raccontaci un po’ di te, quando e come nasce la tua passione per i Vigili del fuoco? Questa mia passione e voglia di essere un membro attivo nel corpo dei Vigili del fuoco è nata, si può dire, per una questione di coincidenze. Nel 2002 fu fondato il gruppo giovanile all’interno del corpo di Salorno e il compito di istruttore venne affidato al padre di un mio caro amico che mi chiese se volevo provare a partecipare. Da quel momento è nata questa passione che fino ad oggi spinge me, ma anche tutti i membri del corpo, a dedicare tempo e impegno a ciò in cui crediamo. L’interesse nasce sicuramente anche dal fatto che come Vigili del fuoco possiamo sperimentare e provare cose che normalmente non si possono fare: nuotare e navigare nell’Adige, arrampicarsi e fare discese in corda da edifici, provare a spegnere dell’olio bollente con l’acqua (attenzione: da non fare!) e tante, tante altre esperienze… come guidare un camion grande, pesante e rosso.
Quale è stata l’esperienza più bella che hai vissuto come Vigile del fuoco? È difficile scegliere un’unica esperienza bella. Ci sono stati tanti, veramente tantissimi momenti indimenticabili ed ognuno di essi è stato diverso ed unico: incontrare bambini che con occhi spalancati ci ammirano e salutano, il sorriso e la gratitudine delle persone dopo un intervento, nonostante abbiamo perso tanto o praticamente tutto, ma anche l’emozione di provare nuovi automezzi.
Per i bambini siete un mito. Hai un consiglio da dare ai più piccoli che sognano di intraprendere questo percorso? Per tutte le bambine e i bambini che hanno voglia di avvicinarsi a questa grande famiglia, consiglio vivamente di iscriversi al gruppo giovanile. In questo modo iniziano già da subito a sviluppare il senso di responsabilità ed imparano a conoscere i compiti del corpo dei Vigli del fuoco. Una volta raggiunti i 17 anni si decide insieme al responsabile del gruppo giovanile e al comandante il passaggio al gruppo degli attivi. Vorrei aggiungere che proprio per i futuri allievi organizziamo regolarmente serate informative durante le quali i giovani interessati, insieme ai propri genitori, possono venire a visitare la caserma, ricevere informazioni sul gruppo ed eventualmente iscriversi. A breve si svolgerà nuovamente una serata di questo tipo e le informazioni in merito verranno pubblicate sui nostri profili Instagram e Facebook.
È così pericolosa “la vita” del Vigile del fuoco? Questa è una domanda difficile a cui rispondere. Ogni situazione a cui si è esposti può essere pericolosa se non si ha alle spalle un addestramento adatto per riuscire ad anticipare eventuali situazioni di rischio. Sarebbe tuttavia una bugia sostenere di poter azzerare ogni tipo di pericolo, proprio perché le varie emergenze sono tutte diverse tra di loro. La regola più importante è chiaramente quella di tutelare la propria sicurezza, la propria salute e i compagni con cui si svolge l’intervento. Per ridurre al minimo i rischi e le situazioni pericolose è indispensabile avere una corretta formazione, saper utilizzare in modo congruo l’attrezzatura specifica e all’avanguardia ma soprattutto addestrarsi. Quando si inizia la “carriera” del Vigile del fuoco bisogna essere consapevoli dei rischi ai quali si va incontro e avere un grande senso di responsabilità verso sé stessi ed il prossimo.
Christopher Nardin
Nel gruppo dei Vigili del fuoco di Salorno troviamo anche una componente femminile? Ormai da diversi anni nel nostro gruppo possiamo vantare anche la presenza di alcune donne in qualità di membri attivi. Naturalmente non ci sono distinzioni tra vigili e vigilesse, se non per l’utilizzo del bagno e delle docce che sono separati. Per tutto il resto siamo un gruppo e un’unica squadra, ognuno con dei compiti ben precisi. Insieme frequentiamo i corsi obbligatori, siamo soggetti a formazione continua, e condividiamo l’uso dell’attrezzatura necessaria. Ciò che ci permette di essere all’avanguardia è anche la valorizzazione delle caratteristiche di ogni volontaria e volontario, che deve essere ben consapevole del proprio ruolo e delle proprie mansioni.
Quest’anno ricorrono i 40 anni dall’alluvione del 1981 avvenuta a Salorno, durante la quale i Vigili del fuoco locali hanno avuto un ruolo importante nel soccorrere la popolazione e non solo. Avete in programma qualche iniziativa per ricordare quel drammatico evento? Ci sono sicuramente pochi corpi in provincia che, come noi, hanno vissuto un evento così drammatico in prima persona. Negli ultimi anni, purtroppo, abbiamo avuto alcune situazioni di pericolo dovute alla piena dell’Adige e la generazione più anziana del nostro corpo, sapeva bene quali scenari sarebbero potuti accadere. Se pensiamo che l’età media del corpo dei Vigili del fuoco di Salorno è di 37 anni, capiamo che diversi membri attivi non hanno vissuto personalmente l’alluvione del 1981, ma è fondamentale ricordarla e tramandarne la storia a loro come a tutta la comunità. Abbiamo quindi deciso di organizzare una mostra aperta al pubblico, con tutte le nostre foto storiche per far capire la drammaticità di quell’evento e l’importanza degli interventi da attuare durante la piena dell’Adige per evitarne una rottura o una fuoriuscita d’acqua. I dettagli della mostra saranno comunicati tramite manifesti in paese e sui nostri profili social.
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