Negli ultimi sei anni Enrico Bissardella, ornitologo di Vadena, ha accompagnato con passione i cittadini alla scoperta del territorio. Le sue escursioni, promosse dal Comune tramite il servizio bibliotecario e con il supporto dell’associazione “La secondaluna”, sono aperte a tutti e soprattutto gratuite. L’obiettivo? Far conoscere le bellezze naturali e storiche, che sono spesso sfuggenti, pur trovandosi a pochi passi da casa.
“Ogni anno propongo un nuovo itinerario con l’idea di stimolare la curiosità e sensibilizzare i cittadini al rispetto per l’ambiente – racconta Enrico Bissardella -. Tutti i percorsi si svolgono tra la Bassa Atesina e l’Oltradige, un territorio ricchissimo di biodiversità e storia”.
In sei anni sono state realizzate la bellezza di dodici escursioni partendo dal Monte di Mezzo, nel territorio comunale di Vadena, per poi toccare luoghi come i laghi di Monticolo, il Colle Olmo, Castel Feder e, lo scorso anno, la vecchia funivia per la Val di Fiemme.
L’edizione 2025 ha condotto i partecipanti, una ventina in tutto, alla scoperta della forra del torrente Rastenbach, spettacolare canyon naturale che scende dalle pendici di Castelvecchio fino a sfociare nei pressi di Caldaro. “È un ambiente affascinante dove si può osservare una ricca fauna, tra cui la salamandra e, in uno dei pochi luoghi dell’Alto Adige, il gambero di fiume”, spiega Bissardella.
Ascoltare la voce della natura
Negli ultimi anni l’accessibilità del sito è stata migliorata grazie alla realizzazione di nuove scalinate in metallo e terrazzamenti panoramici, che sostituiscono le vecchie strutture in legno deteriorate dall’umidità. I balconi naturali offrono scorci mozzafiato sulla Bassa Atesina, l’Oltradige e il lago di Caldaro.
Durante la camminata, priva di particolari difficoltà, Bissardella ha alternato momenti d’osservazione naturalistica a spiegazioni su vegetazione e fauna. “Abbiamo distinto insieme i suoni del bosco, ascoltato i richiami e avuto la fortuna di osservare rapaci in volo, come la poiana e perfino un falco pellegrino intento in un’azione di caccia”. Non è mancato l’aspetto storico, perché alla sommità del percorso sorgono le rovine della basilica paleocristiana di San Pietro, risalente al VI secolo d.C.
Ne rimangono visibili i muri perimetrali, l’abside e tracce di antichi affreschi. Poco distante si trovano una vasca scavata nel porfido, probabilmente un fonte battesimale, e un dosso con coppelle, incavi circolari usati secondo alcune teorie per scopi rituali o pratici. A conclusione dell’escursione, i partecipanti hanno potuto ammirare il paesaggio dalla terrazza panoramica di Castelvecchio, tra commenti entusiasti e promesse di tornare. “Mi ha fatto piacere – conclude Bissardella – sentire nei giorni successivi alcuni escursionisti parlarne ancora con stupore nei bar del paese. È segno che questa iniziativa riesce davvero a lasciare il segno”.
Obiettivo benessere
Sempre presente anche la vicesindaca Martine Parise, che da anni sostiene attivamente il progetto, credendo fermamente nel suo valore ambientale, culturale e sociale. “Oltre questa iniziativa, con Enrico organizziamo i corsi di Quyi Gong. Il bello di queste iniziative è che sono totalmente gratuite per permettere a tutti di partecipare e mirano al benessere psicofisico dei nostri cittadini – riferisce Parise -. Spesso si promuovono attività culturali e musicali, che vanno benissimo, però quello del benessere fisico e della salute mentale è un tema di cui si parla ancora troppo poco. Con quest’attività, non ci siamo fermati nemmeno durante il periodo della pandemia. Prendendo le dovute cautele e misure necessarie, abbiamo offerto tra molti ringraziamenti la possibilità di muoversi all’aria aperta, pur rimanendo entro i confini comunali”.
Autore: Daniele Bebber