Da settant’anni col cappello alpino

Attualità | 10/7/2025

Era il 1955, quando un gruppo di reduci di guerra di Laghetti decise di riunirsi nel preciso intento di convincere Antonio Piffer a fondare la sezione alpini del paese. Da allora sono trascorsi settant’anni, ma lo spirito di solidarietà, servizio e fratellanza che animava quel gruppo è rimasto lo stesso.

Nella lunga storia degli Alpini di Laghetti, è doveroso ricordare i momenti di profondo impegno, come l’aiuto prestato durante il terremoto del Friuli, o la costruzione del monumento ai caduti; ma anche quell’occhio particolare nei confronti di chi, in paese, si trova in difficoltà. 

Così, per celebrare l’importante traguardo dei settant’anni, nei giorni scorsi è andata in scena una grande festa in località Pinara, alla quale ha partecipato un’ampia rappresentanza dei gruppi Ana altoatesini e del vicino Trentino. 

Tra gli ospiti d’onore, le penne nere di Collalbrigo a rappresentare la sezione di Conegliano (Treviso).

“Con loro abbiamo un legame sincero e profondo – racconta Claudio Toniatti, capogruppo a Laghetti da vent’anni -. Ci siamo conosciuti all’adunata di Bolzano del 2012 e ci siamo ritrovati a Trento. Solo una settimana fa eravamo loro ospiti per il centenario.”

Durante la festa in paese, un momento speciale è arrivato dal premio a sorpresa conferito a Johannes Bortolotti, comandante della compagnia degli Schützen di Laghetti, con i quali gli Alpini hanno instaurato un rapporto di collaborazione ormai consolidato. “Sia Johannes che io ricopriamo lo stesso ruolo da vent’anni – racconta Toniatti – e ogni anno ci aiutiamo reciprocamente nelle rispettive feste sociali. È nata una bellissima sinergia che ci impegniamo a portare avanti anche nel futuro”.

Non poteva mancare un tributo a chi, da decenni, è parte integrante della vita del gruppo: e dunque il direttivo ha voluto consegnare un attestato di riconoscimento ai soci Floriano Pellegrin, Claudio Defrancesco e Bruno Cristofori (detto Gigelo), consiglieri da oltre 40 anni nel sodalizio. 

Dunque la solidarietà, così come l’amicizia e la tradizione, sono i valori che, ieri come oggi, guidano gli Alpini di Laghetti. Sono meno le forze rispetto al passato, ma la determinazione è la stessa di sempre nell’essere una presenza attiva, discreta e preziosa per il prossimo.

L’INTERVISTA

Capogruppo Claudio Toniatti, secondo lei lo spirito alpino dei nostri giorni è cambiato tanto rispetto a quello di un tempo? 

Non penso sia cambiato, se mai sono cambiati altri fatti: i gruppi sono sempre più vecchi da quando la naja è stata abolita, quindi nuove leve non ce ne sono più. Chi ha fatto il servizio militare negli alpini e poi si è iscritto alle nostre associazioni va avanti con la mentalità che ci distingue. 

Qual è lo stato attuale del vostro gruppo parlando di soci e di simpatizzanti? 

Come gruppo Laghetti, ultimamente, siamo una trentina di soci e un paio di amici degli alpini.

Quali sono le attività che proponete, o all’interno delle quali collaborate, per supportare la vostra comunità? 

Nell’iniziativa “Paese Pulito” promossa dal Comune di Egna ci occupiamo di preparare il pranzo ai volontari. In questi ultimi anni sono sempre un’ottantina che partecipano al pulire vie, strade, argini. Noi, appunto, prepariamo il pranzo. Da un paio d’anni organizziamo poi una piccola festa in piazza Dürer, proponendo il piatto tipico Erengrestel.

L’anno scorso abbiamo anche partecipato al sabato in piazza, evento che viene proposto ogni anno e parte del ricavato va in beneficenza. 

Il 6 gennaio organizziamo poi la festa della Befana. Una volta si faceva in canonica, adesso i bambini in paese sono pochi e in questi ultimi anni l’abbiamo accorpata al nostro pranzo sociale.

Per un compleanno così, solitamente, si augurano altrettanti anni di vita, quindi cosa vi augurate per il futuro? 

Sperando che i soci attuali stiano sempre in salute, quindi fin che possiamo andare avanti… andiamo avanti! Poi, chi lo sa… staremo a vedere, magari arriveremo al punto che dovremmo fondare un gruppo più grande.

Autore: Daniele Bebber

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