Giochiamo a fare i negozianti

Attualità | 1/5/2025

Calarsi nei panni di chi sta dietro al bancone del negozio della propria città in maniera giocosa. Si chiama “SeiLeiferser”, ed è un progetto nato dall’Unione commercio con i commercianti di Laives, per creare un ponte tra mondo del lavoro e giovani, affinché comprendano l’importanza del commercio di vicinato.

Quante volte da bambini abbiamo giocato con fratelli e amici ai negozianti? Con tanto di soldi di carta, cassa e prodotti, magari presi in prestito dalla cucina di casa. Si entrava inconsapevolmente in una realtà che per ogni comunità è essenziale – quella del commercio di vicinato o di quartiere. In ogni caso, quella di un rapporto diretto tra cliente e commerciante che – al giorno d’oggi e con la diffusione a macchia d’olio dell’e-commerce – va via via sparendo.
È importante che i nostri giovani – anche in previsione della loro entrata nel mondo del lavoro – tocchino con mano il tipo di competenze che sta dietro alla gestione di una attività commerciale, sia che si tratti di un negozio di abbigliamento, che di un ristorante o di una banca.
È proprio per le valenze sociali che si celano dietro al rapporto tra clienti e commercianti che la scuola secondaria di primo grado in lingua italiana e quella in lingua tedesca di Laives hanno scelto di aderire con entusiasmo al progetto dell’Unione Commercio “SeiLeiferser”, progetto che ha incassato per le stesse motivazioni anche il sostegno diretto di Comune e Provincia e che – nel mese di maggio – va a concludere questo primo ciclo, che si è aperto mesi fa con la prima tappa importante: la consegna alle scuole, alla presenza delle autorità e della rappresentanza scolastica, del gioco di società “SeiLeiferser”, in cui gli studenti di entrambi gli istituti si sono cimentati per calarsi appunto nei panni dei commercianti.

Una gita virtuale alla scoperta delle botteghe
Ma non si tratta di commercianti qualsiasi, come hanno spiegato Raffaella Defant e Paola Galvan, membri del gruppo di Laives dell’Unione Commercio e referenti del progetto. All’interno del gioco sono entrati proprio i commercianti di Laives che hanno scelto di aderire al progetto. E in questo modo i ragazzi si sono potuti calare in una realtà a loro vicina, concreta, conosciuta, potendo “spostarsi” virtualmente in bicicletta tra le attività e identificandosi nelle persone che ogni giorno contribuiscono a creare rete e vita all’interno del tessuto cittadino.
Il gioco quindi, con il suo colorato tabellone, è il cuore di questo progetto, volto a creare un ponte tra giovani e mondo del lavoro, affinché i ragazzi comprendano l’importanza del commercio di vicinato, per incentivare le risorse locali invogliando i giovani a investire nel territorio – oggi come consumatori e forse, domani, dall’altra parte, come lavoratori del settore.

“I ragazzi si sono potuti calare in una realtà a loro vicina, concreta, conosciuta; hanno potuto spostarsi tra le attività e identificarsi nelle persone che ogni giorno contribuiscono a creare rete e vita all’interno del tessuto cittadino”

I laboratori con i centri giovanili
Ma non è finita qui: il progetto ha previsto un secondo passo, quello dei laboratori per i ragazzi presso gli esercizi stessi. Qui sono entrati in gioco anche i Centri Giovani del territorio: le attività che ne hanno avuto la possibilità, hanno ospitato gli studenti all’interno delle stesse, per permettere loro di entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro.
Dell’iscrizione e dell’accompagnamento dei ragazzi presso le sedi delle attività se n’è occupato il Centro Giovani Fly. Le attività che non hanno avuto la possibilità di ospitare i ragazzi presso le proprie sedi, si sono quindi appoggiate ai Centri Giovani Fly e Don Bosco e – infine – chi non ha potuto neppure appoggiarsi ai centri per motivi legati al tipo di attività o alla logistica ad esempio, hanno contribuito con interventi all’interno delle scuole legati a tematiche come il cibo sano, il volontariato e altri temi di valenza sociale.

La collaborazione delle associazioni
Infine – e i risultati si avranno verso la fine del mese di maggio – era possibile partecipare a un concorso, le cui modalità sono state diffuse nelle scuole insieme alle istruzioni del gioco: i ragazzi hanno ricevuto un tema da sviluppare secondo differenti modalità, come ad esempio il video.
I vincitori saliranno sul podio in gruppo: sono previsti 6 podi – 3 per la scuola italiana e 3 per quella tedesca – con premi messi in palio dalle associazioni del territorio Coro Monti Pallidi, Lasecondaluna e ArcoClub.
In questo modo il progetto è riuscito a mettere insieme le componenti essenziali del tessuto di una comunità: commercianti, associazioni sportive, associazioni culturali e cittadinanza. Il progetto “SeiLeiferser” ha riscosso così tanto successo che è già stata richiesta un replica per il 2026, che prevederà anche alcune novità e l’adesione di altre attività non presenti per questa edizione, oltre a una pagina Facebook che seguirà il progetto.

Autrice: Raffaella Trimarchi

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