Hygge è la grande novità per tutti gli adolescenti di Laives: presentato a presso la sede del Centro Don Bosco, si tratta di una sorta di esperimento, uno spazio “controllato” per donare (finalmente) ai giovani della zona un punto di aggregazione alternativo.
Che i centri dell’Alto Adige siano sempre molto attenti a fornire proposte alle esigenze delle famiglie con bambini in età scolare è cosa nota. Dai doposcuola in cui fare anche i compiti ai centri per le attività ludiche gestiti da associazioni o dalle parrocchie, fino alle proposte per l’estate, le giornate dei più piccoli in età compresa tra la scuola materna e la secondaria di primo grado sono sempre piuttosto coperte da attività utili e interessanti.
Ma quando questi stessi bambini entrano nell’età dell’adolescenza scompaiono dai radar: non più bisognosi di un luogo controllato da adulti mentre i genitori lavorano, fanno spesso della strada, delle piazze e dei parchi il proprio punto di ritrovo dove però, alla lunga, manca la propositività e la noia la fa spesso da padrona, soprattutto in cittadine come Laives, dove i giovani in età da scuola superiore “emigrano” il più delle volte verso il capoluogo, complice anche la frequentazione scolastica.
Alla ricerca di un progetto
Con il progetto lanciato nell’estate 2022 “Streets of Laivez” il Centro Don Bosco di Laives – da sempre con le orecchie bene aperte alle richieste dei cittadini – ha cercato di intercettare e creare una relazione con quei giovani. Questo esperimento è stato la base preziosa che ha fornito una serie di spunti di riflessione sulle esigenze di questi ragazzi e su come provare a soddisfarle.
Nei mesi e anni successivi quindi, si è cercato di concretizzare tali spunti in qualcosa di concreto, attraverso incontri tra gli operatori e i giovani stessi, che hanno così potuto di volta in volta fornire il proprio punto di vista e “correggere il tiro” sulla base delle loro reali richieste ed esigenze.
E’ nato così, nel corso del 2024, il progetto “Hygge” – concretamente un punto di ritrovo per ragazzi a partire dai 15 anni, aperto 4 volte a settimana, seguito e gestito da educatori.
Una partenza in “sordina”
Lo spazio è stato aperto già nello scorso mese di settembre, ma i responsabili non hanno voluto fare subito grandi annunci, proprio per poter monitorare l’andamento del progetto rispettando i tempi degli utenti e poter quindi modificare il progetto in itinere registrando le loro reazioni.
“L’obiettivo era anche quello – racconta il presidente del Don Bosco Giancarlo Schiavon – di sperimentare se il tam tam tra i ragazzi stessi avrebbe funzionato, se sarebbero stati loro gli artefici del successo di questo progetto. E così è avvenuto, anche meglio di quanto ci si aspettasse.
È arrivato così il momento giusto per una presentazione ufficiale, avvenuta presso il centro il 18 gennaio, alla presenza di tutti gli operatori coinvolti, compresi Marco Fauni, presidente della Consulta Provinciale degli studenti e gli ideatori del progetto, la psicologa ed educatrice Elisa Lanera e Matthias Cossu, coadiuvati poi dall’esperienza di Florian Thaler del Centro, oltre naturalmente a tutti i giovani coinvolti”.
Di cosa si tratta
Ma in realtà in cosa consiste esattamente “Hygge”?
Di fatto si tratta di un “bar” aperto a tutti i e le giovani che desiderano incontrarsi e fare amicizia. Il termine “bar” è volutamente virgolettato, poiché servirebbe un termine più adatto che – ad oggi – non è stato individuato. “Bar, in qualità di luogo di aggregazione e di festa, è il termine che più si avvicina all’idea che avevamo di questo luogo – raccontano i responsabili – un luogo fisico in cui darsi appuntamento fisso con gli amici ma solo nell’accezione positiva di questo significato”. Dunque non si vuole identificare Hygge con un luogo esclusivamente ricreativo, perché si desidera farlo diventare un luogo in cui nascano spunti di riflessione e discussione, confronto e, ovviamente, divertimento: dai giochi da tavolo agli articoli di giornale da commentare insieme.
“Benessere” in danese
Il desiderio che questo luogo diventi tutto ciò, ha fatto cadere la scelta sul nome “Hygge”, un termine che suscita curiosità ma che in lingua danese significa esattamente questo: sensazione di benessere e relax che si prova in un luogo accogliente e amichevole. E Hygge a Don Bosco desidera diventare per i giovani di Laives e non solo tutto questo. Ora, dopo la presentazione ufficiale, tutta la comunità sa che questo luogo esiste – e la speranza è quella di riuscire ad allargare ancora di più la platea, proponendo progetti e idee e crescendo insieme.
Quando e dove
I ragazzi che hanno contribuito a dar vita al progetto e tutti quelli che man mano lo rendono vivo con la loro presenza, sono la dimostrazione che questa gioventù non è solo quella che finisce più spesso nelle negative cronache quotidiane. Il punto di ritrovo Hygge aspetta i ragazzi tutti i lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 18.30 alle 23.
Autrice: Raffaella Trimarchi