Il Centro di Mediazione Familiare ASDI di Bolzano, attivo da quasi quarant’anni, è un punto di riferimento fondamentale per le famiglie che affrontano momenti di crisi. In un periodo segnato da cambiamenti sociali, economici e psicologici, il centro ha visto un aumento significativo delle richieste di supporto, sia per la mediazione familiare che per le consulenze psicologiche. Abbiamo intervistato Roberta Cirimbelli, coordinatrice del centro, per comprendere meglio le dinamiche che stanno plasmando il lavoro dell’ASDI e il crescente bisogno di soluzioni pacifiche per le difficoltà familiari.
Come sta evolvendo il lavoro del Centro negli ultimi anni?
Negli ultimi due anni, abbiamo registrato un significativo aumento delle richieste di supporto, con un incremento particolare per la mediazione familiare e le terapie psicologiche. Le richieste di mediazione familiare sono salite del 10% rispetto agli anni precedenti, mentre le consulenze familiari e le psicoterapie hanno visto un aumento ancora più marcato. Sebbene questo fenomeno si sia accelerato dopo la pandemia, la domanda di supporto psicologico era già in crescita prima di quel periodo.
Quali sono i motivi principali che spingono le coppie a rivolgersi a voi?
Le motivazioni per cui le coppie decidono di separarsi o di richiedere un intervento di mediazione possono essere molteplici. Tra le cause principali troviamo il cambiamento nei ruoli di genere, le difficoltà economiche, le aspettative troppo alte nei rapporti, o una trasformazione delle priorità di vita. In molti casi, le coppie non riescono più a trovare un punto di incontro, e la mediazione familiare offre loro uno spazio protetto dove esplorare insieme soluzioni pacifiche, evitando il conflitto.
Ci può dare qualche dato sulle richieste di mediazione familiare negli ultimi mesi?
Nel 2024 abbiamo visto un aumento delle richieste di Mediazione Familiare. A settembre, per esempio, abbiamo registrato 178 richieste, rispetto alle 130 dello stesso periodo nel 2023. Questo dato è significativo e riflette un crescente interesse per le soluzioni di mediazione, soprattutto in un contesto dove il conflitto tra separandi può generare non solo stress emotivo, ma anche implicazioni legali e finanziarie.
Inoltre, si è registrato un forte aumento delle richieste di psicoterapia e consulenza familiare. Qual è il motivo di questa crescita?
L’aumento delle richieste di psicoterapia e consulenza familiare è un fenomeno che stiamo osservando da qualche anno. Dopo la pandemia, la domanda è aumentata notevolmente, con un incremento del 70,7% rispetto al 2021. Sebbene questo dato possa sembrare allarmante, in realtà è molto positivo, perché mostra che le persone stanno iniziando a riconoscere l’importanza di affrontare le proprie difficoltà psicologiche e relazionali. A ottobre 2024, ad esempio, abbiamo registrato quasi 500 ore di terapia, il che è un segno che le persone si stanno rivolgendo ai professionisti per migliorare il loro benessere psicologico.
Cosa vorrebbe dire a chi sta pensando di rivolgersi a voi?
A chiunque si trovi ad affrontare un momento di crisi familiare, psicologica o relazionale, vorrei dire di non avere paura di chiedere aiuto. La mediazione familiare, le consulenze psicologiche e le terapie familiari possono davvero fare la differenza, offrendo soluzioni più pacifiche e consapevoli. Non è mai troppo tardi per migliorare la propria vita e quella della propria famiglia. Siamo qui per ascoltare, supportare e guidare chi ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio.
Autore: Niccolò Dametto