Johannes Zwerger, il vescovo di Guggal

Attualità | 19/10/2023

Uno dei personaggi più straordinari nati nel comune di Altrei / Anterivo (e precisamente nella sperduta frazione di Guggal) è indubbiamente Johannes Baptist Zwerger. Per inciso, il cognome Zwerger è uno dei più diffusi e antichi della piccola comunità ai confini della Val di Fiemme. Pare sia originario della Baviera, e precisamente della località di St. Margarethen am Walchensee, da dove i primi Zwerger sono partiti per diversi paesi europei.

In Alto Adige il cognome compare ufficialmente per la prima volta nel 1348, quando un tale “Zwaerger” acquista un cavallo dal signor Engelmar di Villandro. Nel 1611 un Martin Zwerger, bavarese, viene registrato come cittadino di Bolzano. Nei documenti in lingua latina, all’epoca assai comuni, il cognome veniva spesso trasformato in “parvus” (il piccolo, il nano – traduzione letterale di Zwerg), tanto che un Ancillus Parvus compare nel 1468 proprio tra i contadini di Anterivo. Ovviamente nel paese esiste un antichissimo Zwergerhof, maso Zwerger, che in origine portava il nome di Sligartshof. 

Nel 1949 ad Anterivo si trovavano ben 16 famiglie di cognome Zwerger. 

Ma torniamo al nostro Johannes B. Zwerger. Costui nacque proprio ad Anterivo il 23 giugno1824 da una famiglia di contadini. Da ragazzo, riconosciute le sue spiccate doti intellettuali, i genitori lo mandarono al ginnasio dei Padri Francescani di Bolzano. Dopo la maturità si trasferì prima ad Innsbruck per studiare filosofia, successivamente a Bressanone e Trento per studiare teologia. Il 14 dicembre 1851 fu ordinato sacerdote e inizialmente prestò servizio nella parrocchia di Caldaro. Dopo soli due anni, grazie alle sue notevoli qualità, fu ammesso all’istituto di Sant’Agostino di Vienna dove ottenne la laurea in teologia. Intraprese quindi la carriera di docente a Trento ma dopo un paio di anni fu richiamato a Vienna. Nel 1865 gli fu affidata la parte tedesca della diocesi di Trento, un compito prestigioso e delicato che svolse con grande devozione.  Inaspettatamente, nel 1867 l’arcivescovo di Salisburgo lo nominò arcivescovo di Seckau in Austria. Intraprese subito una strenua battaglia contro le leggi liberali e anticlericali di quegli anni. Al centro della sua attenzione si trovavano in particolar modo “il matrimonio cristiano” e la scuola cristiana, per lui due dogmi intoccabili. Per ben 27 volte intraprese pellegrinaggi a Roma in compagnia di altri fedeli della diocesi.

Zwerger morì a Graz il 14 agosto 1893. Nella sua lunga carriera arcivescovile pubblicò numerose lettere pastorali e molti altri scritti tradotti in varie lingue. Più volte si parlò anche di una sua beatificazione. Nel corso del suo mandato, pur essendo considerato un una persona inflessibile e poco disposta ai compromessi, visitò per ben tre volte ogni singolo paese della sua diocesi e fece costruire o rinnovare  numerose chiese. 

Dunque, l’umile e taciturno bambino, che già in tenera età aveva svolto scrupolosamente la sua attività di pastore di mucche sui pascoli di Anterivo, venne ben presto considerato il figlio più illustre della comunità di Anterivo. In occasione del centenario della sua morte, nel 1993, varie iniziative hanno ricordato la sua vita e la sua opera di arcivescovo di Seckau. 

Curiosamente, anche un altro Zwerger di Anterivo raggiunse una notevole fama.  Era un nipote dell’arcivescovo, il professor Alois Zwerger, noto scultore. Nacque nel 1872 in umili condizioni ma lo zio ne riconobbe presto il talento e lo mandò a perfezionare l’arte presso vari maestri del tempo, tra cui il noto Demetz di Ortisei. Successivamente divenne professore di scultura a Hallein.

Ad Anterivo al noto vescovo sono dedicate la scuola elementare e una piazza, al nipote la via “Prof. Alois Zwerger”. Nella città di Graz al vescovo di Anterivo è dedicata la piazza antistante la chiesa del Sacro Cuore di Gesù.

Autore: Reinhard Christanell

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